venerdì 31 maggio 2013

Storie sugli animali

Ammaniti e Alleva, tutte le loro storie sugli animali

Il grande scrittore e il popolare etologo ci hanno intrattenuto raccontando la loro passione per gli animali. Con qualche sorpresa

di Andrea Curiat

Wired Next Fest, Ammaniti e Alleva, tutte le loro storie sugli animali


 
              
Sono storie intrecciate di cani, serpenti, pipistrelli, pesci. Le raccontano sul palco del Wired Next Fest due narratori d’eccezione: da un lato Enrico Alleva, etologo ed ex-presidente della Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli. Dall’altro Niccolò Ammaniti, scrittore di bestseller come Io non ho paura e Come Dio comanda. Cosa hanno in comune? La passione inesauribile per gli animali. Tutti gli animali, anche quelli all’apparenza poco affascinanti.

Ammaniti ricorda così il suo periodo di itticultore (che i lettori dei suoi primi libri, come Branchie, conoscono bene): “Ho immaginato le mie prime storie davanti agli acquari. Erano la mia passione e il mio lavoro: riproducevo pesci e li vendevo ai negozi. Avevo una stanza piena di acquari. Più di diecimila litri d’acqua. I miei genitori, che abitavano subito sotto di me, erano preoccupati, a un certo punto hanno anche chiamato un ingegnere per verificare che non si potesse sfondare il tetto per il peso. Poi sono passato ai polipi, animali intelligentissimi e famelici, sempre pronti a mangiare. E poi alle piante acquatiche. Quando ho iniziato a scrivere ho dovuto smettere, ora mi ritrovo con milioni di acquari in casa. Anzi, se ve ne serve uno…”.

Ma i timori dei genitori di Ammaniti non sono nulla in confronto a quel che ha dovuto affrontare la mamma di Alleva. Questo distinto signore, che è stato collaboratore di Rita Levi Montalcini, ha collezionato (e salvato) ogni genere di bestia. Come ammette lui stesso, in confronto Gerald Durrell ne La mia famiglia e altri animali era un dilettante. “Una volta da giovane ho portato a casa un ratto che aveva preso una botta in testa. Mia mamma lo guardava inorridita. Questo ratto ogni giorno si faceva dei nidi bellissimi con la carta di giornale, e io dicevo a mia madre che era un ghiro. E lei lo guardava con sospetto: ma come, con quella coda? Un’altra volta lei andava in giro con una borsa. Poi l’ha poggiata e ha visto che si muoveva. Dentro c’era un serpente…”. Per non parlare di quella volta che lo stesso Alleva ha salvato una colonia di pipistrelli allorché le loro tane, fra gli alberi di Villa Ada a Roma, erano andate distrutte. “Ho convinto mia mamma a tenere la finestra del bagno di servizio sempre aperta, con i termostati spenti, perché i pipistrelli potessero stabilirvisi e proseguire il letargo senza morire”.

Insomma, storie ordinarie di animali. Ma con un’inaspettata svolta romantica: “L’animale più strano che conosca? Mia moglie. Continuo a studiarla da quando la conosco, e ogni giorno ne sono più innamorato”, conclude Alleva.

sabato 25 maggio 2013

Ue, il nuovo passaporto per gli animali

Ue, il nuovo passaporto per gli animali

Strasburgo approva documenti più chiari per cani, gatti e furetti che viaggiano in Europa.

Arriva il nuovo passaporto per gli animali domestici nell'Unione europea. Un documento più chiaro per cani, gatti e furetti che possono così viaggiare più facilmente nel territorio Ue.

VIAGGI FACILITATI. «Ci sono 64 milioni di gatti e 66 milioni di cani nell'Ue e una famiglia su quattro ha un animale domestico. In futuro, viaggiare all'interno dell'Unione europea con animali richiederà meno seccature amministrative. Si sono allentate le regole e questo dovrebbe avere un impatto diretto sui cittadini», ha detto il popolare tedesco Horst Schnellhardt, relatore della risoluzione sulle norme per il trasporto degli animali da compagnia. Le nuove norme, che entrano in vigore tra 18 mesi, impongono l'obbligo di accertamento della validità della vaccinazione anti-rabbica, permettendo di viaggiare anche ai cuccioli tra le 12 e le 16 settimane che, pur vaccinati, non sono ancora immuni alla malattia.

LIMITI AL TRASPORTO. Il passaporto, rilasciato dai veterinari abilitati, deve riportare i dettagli della vaccinazione e altre informazioni sullo stato di salute dell'animale. Al massimo possono essere trasportati cinque animali, con eccezioni in occasione di concorsi, mostre, eventi sportivi o ricreativi, come il caso delle mute di cani necessarie per trainare una slitta.

lunedì 20 maggio 2013

STOP ALLO SFRUTTAMENTO DI ANIMALI

CUNEO, ATTIVISTI AL CIRCO BELLUCCI: STOP ALLO SFRUTTAMENTO DI ANIMALI

Lunedì, 20 Maggio 2013

Le associazioni: bestiole continuamente umiliate

CUNEO, ATTIVISTI AL CIRCO BELLUCCI: STOP ALLO SFRUTTAMENTO DI ANIMALI
 
A Cuneo, giovedì scorso, è arrivato il Circo Bellucci/Mario Orfei e rimarrà nella città piemontese fino ad oggi. Viene pubblicizzata la presenza di animali. Le associazioni animaliste, attraverso AgireOra, sono indignate e invitano a scrivere al sindaco della città per esprimere il dissenso sul permesso accordato. Gli attivisti chiedono, in pratica, di inviare un'e-mail di protesta al primo cittadino di Cuneo ( federico.borgna@comune.cuneo.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) per esprimere la propria civile contrarietà a proposito dell'attendamento di uno dei tanti circhi che, invece di mostrare l'abilità artistica degli esseri umani, continua a sfruttare gli animali, costringendoli a mettere in atto comportamenti contrari alla propria natura, tenendoli prigionieri a vita e umiliandoli giorno dopo giorno.

lunedì 6 maggio 2013

Cannabis curativa per i pet



Usa, dibattito su cannabis curativa per i pet

L'uso terapeutico della marijuana nei cuccioli è ancora un nodo da sciogliere
Gatti sballati, cani fusi, cavalli "fattoni". Oltreoceano si sta aprendo una discussione sulla somministrazione di droghe agli animali domestici. Ma solo per scopi medici. Il veterinario californiano Doug Kramer crede fermamente nell'utilizzo terapeutico della marijuana nei cuccioli ammalati. Negli Stati Uniti, alcuni Stati autorizzano per legge l'uso terapeutico della marijuana, mentre in Italia è vietato.

Test sul suo animale - Come riportato dal sito "Mother Jones", Kramer ha detto: "Penso che ci siano molti benefici terapeutici". Il medico qualche anno fa ha scoperto che le sue tisane casalinghe a base di cannabis aiutavano il suo cane, l'husky Nikita, a combattere il dolore e a riacquisire l'appetito quand'era sfinito dal cancro.

Un tabù - Al di là della diffusione delle leggi sull'uso terapeutico della droga nella nazione a stelle e strisce, la marijuana rimane ancora un tabù nell'ambito della veterinaria. Le riviste mediche specializzate destinate ai dottori dei cuccioli non pubblicano alcuno studio a riguardo e Kramer è uno dei pochi veterinari che ne discute. Sottolinea che una grande mole di studi medici sugli effetti della cannabis è stata effettuata su ratti e animali come sostituti degli umani, suggerendo che "i mammiferi hanno gli stessi recettori dei cannabinoidi degli uomini e ne beneficiano negli stessi modi".

Attraverso il suo sito VetGuru.com e i sondaggi distribuiti, il medico ha collezionato 500 casi, la maggior parte dei quali con un riscontro positivo, in base a quanto dichiara. La maggior parte delle persone ha usato la cannabis per curare cani e gatti da dolore, convulsioni e infiammazioni derivate dall'artrite. Circa il 20% delle chiamate che arrivano allo studio del dottor Kramer sono di altri veterinari che vogliono sapere di più sull'argomento. La cannabis ha forse una cattiva reputazione tra i veterinari per la possibilità di overdose. Kramer, argomenta: "Le persone dovrebbero trasmettere ai propri cuccioli qualsiasi cosa trovano efficace per se stesse".