venerdì 29 agosto 2014

Emergenza gatti abbandonati


Emergenza gatti abbandonati nel Bassanese: "Li porteremo ai sindaci"
Emergenza gatti abbandonati nel Bassanese: "Li porteremo ai sindaci"


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Emergenza gatti abbandonati nel Bassanese: "Li porteremo ai sindaci"
L'allarme viene lanciato dalla Lav che denuncia la presenza di centinaia di gatti e cucciolate sparsi nel territorio. "Si faccia una seria campagna sulle sterilizzazioni"




Emergenza gatti abbandonati nel Bassanese: "Li porteremo ai sindaci"
L'estate è quasi passata ma l'emergenza animali abbandonati sembra non avere fine. Se quest anno l'abbandono dei cani è diminuito, quello dei gatti è preoccupantemente cresciuto. A denunciarlo è la Lav di Bassano.

I NOSTRI AMICI ANIMALI

"Mai come questa estate ci sono state così tante chiamate sia alla nostra associazione che a tutte le altre associazioni del territorio dedite all'aiuto di animali, da parte di cittadini che segnalavano la presenza di gatti adulti abbandonati e di cucciolate - spiegano -  Un vero e proprio allarme di centinaia di animali a cui è difficile far fronte dato che a Bassano non esiste una struttura comunale che possa ospitarli". "L'abbandono dei gatti è correlato anche e soprattutto alla mancata sterilizzazione degli stessi: ancora oggi molte persone preferiscono abbandonare le cucciolate indesiderate piuttosto che prevenirle".

"Sarebbe ora che venisse fatta una seria campagna pubblica da parte delle istituzioni competenti per spiegare l'importanza della prevenzione al randagismo e quali sono le leggi che proteggono gli animali, e quindi i problemi legali a cui le persone possono andare incontro se li abbandonano o li maltrattano: certo non bastano solo i volantini che le associazioni, come la nostra, distribuiscono ai banchetti - proseguono - E' bene ricordare che i gatti abbandonati sono belli, affettuosi e sani esattamente come quelli che purtroppo vengono acquistati. I soldi spesi per acquistare un essere vivente così detto "di razza" basterebbero per pagare sterilizzazione, cibo e visite veterinarie per un gatto adottato. Ci aspettiamo quindi una presa di coscienza delle autorità ed un intervento deciso, altrimenti le associazioni saranno costrette a far recapitare tutti i trovatelli presso i municipi, visto che i sindaci sono responsabili degli animali del proprio territorio in forza di un vecchio decreto del Presidente della Repubblica"


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giovedì 28 agosto 2014

Nasce “BePuppy” il simpaticissimo social network degli animali

E’ nato un nuovo e strepitoso social network dal nome “BePuppy”. Il progetto www.bepuppy.com si rifà alla semplicità d’uso dei social network ma la differenza sostanziale è che l’utente è un animale: l’obiettivo è di trasportare e far conoscere ai proprietari di animali domestici l’intero mondo cinofilo. Attualmente il progetto coinvolge infatti i soli cani ma prevede in futuro la potenzialità di aprirsi anche ad altri “pet”  a seconda della richiesta del pubblico della rete. La scelta di orientare il progetto su questi animali è data dalla maggiore personificazione che questi animali hanno ricevuto negli anni, la creazione di profili di cani nel più grande social network conosciuto ad oggi è in continua espansione e ricopre tutte le tipologie di utenza (dall’italiano medio ai personaggi più conosciuti).
BePuppy, permettendo la registrazione dell’animale stesso e non dell’utente umano, fornisce strumenti più utili e mirati ai proprietari. Primo di tutti la geo-localizzazione che facilita la messa in contatto con utenti della stessa zona ed il ritrovamento in caso di smarrimento dell’animale. L’amicizia creata on line permette l’affidamento dell’animale ad enti, strutture o altre famiglie nel caso in cui il proprietario, per ragioni economiche o di svago, più o meno lunghe nel tempo, non possa più prendersene cura. Inoltre Bepuppy dedica pagine ad attività pet-oriented, di scambio d’informazioni e di materiali acquistati, risultando un portale ricco in contenuti e user-friendly.
L’idea di “dar voce” all’animale rende così l’interazione con lo stesso, un momento di relax e di gioco ma risulta nello stesso tempo uno strumento utile in caso di qualsiasi necessità legata all’animale.

 I proseliti, a soli 4 mesi dalla pubblicazione del sito, si contano già numerosi (più di 1700 i cani registrati) e restano attivamente coinvolti nello sviluppo dello stesso, grazie anche alla condivisione sui social network più affermati (La pagina Facebook infatti supera i 4200 likes). Gli iscritti invitano conoscenti, commentano gli altri animali e condividono trucchi e segreti della vita “addomesticata”.

mercoledì 27 agosto 2014

Strage di animali nell'oasi

Entella, strage di animali nell'oasi
L'Oasi dell'Entella 

Entella, strage di animali nell'oasi

Dall'inizio di luglio la colonia delle anatre è scesa da 300 esemplari ad una cinquantina. La denuncia degli animalisti sul tavolo del prefetto. I biologi."Forse colpa del botulino"
 
L'allarme arriva dalla foce del fiume Entella: "Stiamo assistendo a una moria delle anatre e degli uccelli che vivono in questa Oasi faunistica. A inizio luglio c'erano 300 anatre, ora riusciamo a contarne solo 54". A denunciare il problema ambientale a Chiavari è Ayusya, che letteralmente significa in sanscrito "protezione della vita" ed è il nome di una onlus animalista attiva nel Levante.

"Il timore è che la decimazione degli animali sia dovuta a un inquinamento delle acque", e allora l'associazione lancia un appello a prefetto, Regione, Provincia e Comune, affinché si proceda alle analisi chimiche: "Muoiono le anatre, ma è morto l'unico esemplare rimasto di morigone maschio, quello di gabbiano roseo e uno di oca egiziana  -  continua Eugenia Silvia Rebecchi, presidente di Ayusya  -  Abbiamo iniziato a notare le carcasse a metà luglio, e da allora ne abbiamo raccolto diversi, altri sono stati notati in mare. La situazione ci sembra grave, e ancora più grave è che le istituzioni non ci rispondano. Il fiume è frequentato da pescatori, alla foce si pratica il surf, e a pochi metri si contano centinaia di bagnanti: ci sembrerebbe doveroso che l'amministrazione si preoccupasse di scongiurare un eventuale pericolo anche per le persone".
 

martedì 26 agosto 2014

Bogliasco, le strade vietate ai cani

Bogliasco, le strade vietate ai cani
 
Bogliasco - Bogliasco è l’unica cittadina balneare del levante dove esitono strade che sono vietate ai cani. I cartelli con il richiamo all’ordinanza sindacale del 2002, mai revocata, fanno bella mostra in via Romana e in via Mazzini, anche se a quanto risulta non c’è nessuno che fa rispettare la norma.
 
 
 
Resta il fatto che i segnali con il divieto di transito per quadrupedi continuano a suscitare polemiche, soprattutto d’estate quando capitano turisti neofiti del paese che polemizzano nei confronti di questa iniziativa. In molti chiedono che, rispettata o no, l’ordinanza venga revocata e i cartelli fatti rimuovere: «E’ assurdo, in un paese turistico, dove si vorrebbe trascorrere le vacanze senza le imposizioni della città, ci troviamo con questa regola ridicola. Spero che il Comune si decida a eliminarla», fa notare Irene Fortini, turista milanese.
 
Ma c’è anche chi – e sui social la discussione è in atto – si dice favorevole e chiede che il provvedimento venga fatto rispettare ed esteso ad altre località. Il dibattito è aperto.
 
Puntualizza Luca Pastorino, sindaco della località del golfo Paradiso: «A Bogliasco non ci sono strade vietate alla circolazione dei cani. Le sole zone inibite sono e restano le spiagge (peraltro nella stagione invernale la spiaggia centrale può essere frequentata dai cani). I cartelli presenti sul territorio di Bogliasco risalgono ai tempi della precedente amministrazione che nel 2002 aveva adottato un’ordinanza restrittiva per certe zone del paese. Il testo della medesima ordinanza era stato poi rettificato e, ad oggi, quei cartelli dovrebbero essere posizionati solo in prossimità degli accessi a spiagge e scogliere. Se dovessero esserne rimasti in altre zone (probabilmente un paio), saranno rimossi questo pomeriggio. Colgo l’occasione per fare appello ai proprietari di cani affinchè prestino opera di sensibilizzazione verso persone che non provvedono a raccogliere i bisogni degli animali (in particolar modo in aree pubbliche dedicate ai bambini, quali le piazze XXVI Aprile e Trento e Trieste e il piazzale delle scuole) e di segnalare alla polizia municipale ogni comportamento anomalo riscontrato»
 

lunedì 25 agosto 2014

Maria, l'infermiera dei gatti, in casa cura 175 felini malati

Vista galleria:Maria, l'infermiera dei gatti, in casa cura 175 felini malati

(KIKA) - Lima, Perù - Per lavoro, Maria Torero fa l'infermiera si preoccupa di esseri umani malati. A casa, si prodiga per i gatti morenti, ben 175 stando allultima conta.

Ospedale dei gatti in Perù
   

sabato 23 agosto 2014

1.745 cani abbandonati ad agosto

Animali: Aidaa, 1.745 cani abbandonati ad agosto, -30,2% rispetto al 2013
 
Nel periodo compreso tra il 23 luglio e oggi sono stati segnalati al telefono amico di Aidaa (Associazione italiana difesa animali ed ambiente) 1.745 cani vaganti nelle città italiane rispetto alle 2.501 dello stesso periodo dello scorso anno con una diminuzione pari sul periodo al 30,2%.
 
Tra le regioni la maglia nera rimane della Puglia con 325 segnalazioni, seguita dalla Sicilia con 214, Sardegna 103 cani vaganti segnalati, Campania 188 e Lazio 97. Tra le regioni del Nord guidano la classica Emilia Romagna e Lombardia con rispettivamente 86 e 59 segnalazioni. Nessuna invece dalla provincia autonoma di Bolzano e solo 12 dal Friuli Venezia Giulia.
 
Tra le città maglia nera ancora Bari con 87 segnalazioni in dieci giorni seguita da Palermo con 64 segnalazioni e Ancona con 45. Bene Perugia e Firenze con 6 e 4 casi. Al Nord il record delle segnalazioni spetta a Brescia con 34, seguono Parma con 26 e Ravenna con 18. Bene Milano e Torino con rispettivamente 7 e 9 segnalazioni, bene anche Genova con 4.
 

venerdì 22 agosto 2014

"Cani vigile" sui bus

"Cani vigile" sui bus per evitare le aggressioni ai controllori

Dopo la ventina di episodi di violenza sui pullman torinesi negli ultimi mesi sugli autobus salgono anche le unità cinofile dei vigili urbani
 
"Cani vigile" sui bus per evitare le aggressioni ai controllori
 
"Cani vigile" che prendono il pullman: daranno una mano ai controllori di Gtt nella lotta ai "portoghesi" dal pugno facile. Le unità cinofile della polizia municipale hanno preso servizio questa mattina, dalle 9 a mezzogiorno sulla linea 4, una delle più a rischio per le aggressioni ma anche per i borseggi, e nelle stazioni della metropolitana. Percorreranno soprattutto il tratto tra corso Novara e lo Stadio Olimpico, e le stazioni di Porta Nuova e Porta Susa.
 
Si tratta di un esperimento, pensato dal comandante dei vigili, Alberto Gregnanini, che arriva a pochi giorni dall'ultima aggressione di cui sono stati vittima gli addetti al controllo dei biglietti. Da inizio anno si sono registrati 17 episodi di violenza che hanno coinvolto 42 agenti. 

giovedì 21 agosto 2014

Bracconaggio: Parma, sparava di notte a volpi e gatti

Bracconaggio: Parma, sparava di notte a volpi e gatti

Bracconaggio: Parma, un uomo è stato sorpreso a sparare di notte a volpi e gatti; fermato e denunciato dalla Polizia Provinciale.

Un bracconiere è stato sorpreso a notte fonda dopo aver abbattuto un gatto con una carabina cal.22 in una zona di campagna illuminata appositamente con i fari della propria auto; l'uomo ha tentato di scappare ma gli agenti della Polizia provinciale lo hanno inseguito e fermato. La vicenda risale a pochi giorni fa. L’uomo, residente nella provincia di Parma, è stato notato mentre illuminava i prati con i fari della propria auto nei pressi del capoluogo di Terenzo, alla ricerca di fauna selvatica. Il bracconiere, una volta fermato, ha dichiarato agli agenti di aver ucciso un gatto con un colpo sparato con la sua carabina, per contrastare gli animali «competitori» della fauna selvatica. Non sono infrequenti, infatti, i casi di cronaca riguardo il bracconaggio di animali che predano la selvaggina. Dopo aver interrogato l’uomo, gli agenti della Polizia Provinciale si sono messi sulle tracce del gatto ucciso, poi recuperato, su indicazione del bracconiere.
 
L’operazione messa a segno dalla Polizia Provinciale rientra nell’ambito dei servizi sul territorio finalizzati alla prevenzione e alla repressione di illeciti in materia faunistica –ambientale. Gli agenti hanno successivamente segnalato l’uomo all’Autorità Giudiziaria perché ritenuto responsabile di attività in violazione alla normativa penale.
 
Nell’operazione di presidio territoriale e di pattugliamento notturno, in un giorno di «silenzio venatorio», gli agenti hanno notato nella campagna aperta di Terenzo una insolita illuminazione in un campo. Attirati dalla situazione anomala, gli agenti della Polizia provinciale hanno raggiunto il luogo e intercettato l’uomo che illuminava un campo, per poche decine di metri, alla ricerca di fauna selvatica. Il bracconiere dopo aver notato l’avvicinarsi della Polizia Provinciale ha abbandonato rapidamente la zona, nei pressi del capoluogo, a bordo della sua auto, dirigendosi verso la Strada Statale della Cisa. Il personale della Polizia Provinciale ha seguito l’automobile, fermando il conducente dopo pochi chilometri di inseguimento.
 
Una volta fermato, gli agenti hanno rinvenuto all’interno della vettura una carabina, munita di ottica di precisione e dispositivo d’illuminazione del bersaglio, di calibro vietato per l’esercizio venatorio ed ancora contenente il bossolo di una cartuccia esplosa. L’uomo ha cercato di giustificarsi asserendo di essere stato alla ricerca di gatti e volpi per abbatterli. Gli agenti dalla Polizia Provinciale hanno provveduto all’immediato sequestro della carabina e della carcassa del gatto.
 
La contestazione mossa alla persona riguarda l’ipotesi di reato «per aver cagionato senza necessità la morte di un animale domestico di cui all’art. 544-bis del Codice penale, aver svolto attività venatoria in giornata di silenzio venatorio, ed aver utilizzato armi vietate come previsto dalla normativa nazionale per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio».

mercoledì 20 agosto 2014

L’estate difficile degli animali

L’estate difficile degli animali 

In pochi giorni quattro casi di maltrattamenti: due cani sono sati avvelenati a Donoratico, a Lucca un’anatra è stata trovata con una freccia nel collo
 
 
Animali uccisi, maltrattati, dimenticati, contesi. È stato davvero un agosto “bestiale” in Toscana e il caldo torrido c’entra ben poco. Da sempre per loro l’estate non è un bel periodo tanto che in un meno di una settimana abbiamo raccolto almeno quattro casi di maltrattamenti che hanno come protagonisti gli animali. Si sa, con le ferie gli abbandoni aumentano, ma non si tratta solo di questo. Spesso gli animali sono anche vittime di violenze da parte di persone a loro estranee, come ad esempio nel caso di Ciro e Giada, due cagnolini avvelenati a Donoratico nella notte del 17 agosto mentre si trovavano nel giardino di casa. Nove anni lui, adottato fin dalla nascita, tre lei, sono stati uccisi dalla cattiveria umana: nella notte qualcuno deve avergli offerto della pizza avvelenata, perché sono stati ritrovati dei resti, sequestrati dai carabinieri a cui è stato denunciato il caso.
 
giada
E sempre di cattiveria umana si tratta anche nel caso dell’anatra ferita nei giorni scorsi nel fiume Serchio da una freccia che le aveva trafitto il collo. L'animale - recuperato martedì 12 agosto dai vigili del fuoco - è stata operata e curata nei giorni scorsi dai veterinari del Centro di recupero della fauna selvatica di Livorno (Cruma)e dopo una decina di giorni di degenza, sabato 23 agosto, sarà liberata.
anatra
 
Ha per protagonista un ciuchino invece, la storia curiosa quanto intricata di Pim Pom. A contendersi l’asinello da una parte c’è il suo padrone francese, dall’altra ci sono gli animalisti toscani combattono una lotta senza confini affinché l'animale ottenga una sistemazione "degna di qualsiasi essere vivente". Sì, perché Pim Pom (nei verbali ribattezzato Pin Pon) è rimpallato tra chi lo vuole trascinare con sé in Francia e chi vorrebbe assicurargli una esistenza più tranquilla qui in Italia. Il 13 agosto è stato prelevato dal maneggio "The land of horses" di Torre del Lago ed è stato caricato su un furgone poi bloccato al Genova perché nel frattempo c'è stato un nuovo sequestro da parte del tribunale di Lucca.
ciuchino
 
Certo non ha ragione la donna , residente nel comune della Valdinievole, che domenica 18 agosto ha chiuso in auto il suo cane per andarsene al mare a Fiumaretta. Quando i carabinieri sono accorsi sul posto, l’animale era allo stremo delle forze. Quando il calore nell’auto è diventato insopportabile, il cane ha cominciato ad abbaiare disperatamente l’attenzione di alcuni passanti, che hanno subito telefonato al 112. Sul posto è accorsa una pattuglia nel Nucleo radiomobile della Compagnia di Sarzana. I carabinieri si sono accorti subito della gravità della situazione e della necessità di intervenire immediatamente, e uno di loro ha infranto senza indugio il lunotto dell’auto con il manganello e ha liberato l’animale. La donna è stata denunciata per il reato previsto dall’articolo 544 ter del codice penale e punito con la reclusione fino a un anno.
cane

STORIE A LIETO FINE

Piccolo, indifeso, ferito e tanto spaventato correva lungo il Romito a Livorno la sera di ferragosto. La fortuna ha voluto che una coppia di motociclisti lo notasse e si preoccupasse per lui. Chiamata l’ambulanza veterinaria della Svs i volontari si sono messi subito in movimento per raggiungere il luogo, ed aiutare i due generosi cittadini a prendere il cane di razza Chinese Crested Dog. Consultata la clinica veterinaria di Collesalvetti si è capito che l'animale apparteneva ad una famiglia tedesca, ma non sarebbe stato possibile rintracciare i proprietari fino alla riapertura dell'Asl, dopo il ponte di ferragosto. Cosa fare in quei tre giorni? L’unica soluzione sembrava quella di portare il disperso al canile, ma i due motociclisti si sono offerti di ospitarlo e i volontari della Svs si sono collegati a Facebook per diffondere la notizia, con la speranza di ritrovare i padroni del piccolo. Sono bastate poche ore, ferragosto non era ancora terminato quando, grazie alle molte condivisioni, il messaggio si è propagato e i proprietari tedeschi hanno potuto riabbracciare il loro piccolo.

A

Era sparito da Grosseto a luglio: è stato ritrovato a Marina a metà agosto. Dopo 28 giorni e 10 chilometri macinati. È la “miracolosa” storia di Gennaro, un bel gatto di 3 anni ritrovato sano e salvo (pur con qualche acciacco) dai suoi padroni che l’hanno cercato giorno e notte fino a scovarlo, impaurito, dimagrito e ferito, in un garage abbandonato di Marina.

AB


martedì 19 agosto 2014

A Milano un'app per adottare cani e gatti

A Milano un'app per adottare cani e gatti

Ospitati dal parco canile municipale


Chi vuole adottare un cane o un gatto a Milano d'ora in poi potrà servirsi di una nuova App che permette di consultare le schede con foto degli animali ospitati dal parco canile.

Le pagine - con la descrizione degli animali, età, razza e loro storia - sono consultabili sul sito del Comune e all'indirizzo adottami.garanteanimali.it.

L'estate è il periodo in cui più frequenti sono gli abbandoni di cani ma anche di gatti, questi ultimi in aumento secondo il garante degli animali Valerio Pocar.

''Il nostro obiettivo, invece - ha spiegato l'assessore alla Tutela degli animali Chiara Bisconti - è quello di avere un canile vuoto durante l'estate e una città sempre più accogliente anche per gli animali. Per questo abbiamo già tolto i divieti di ingresso nei luoghi comunali, in modo da rendere Milano una città più aperta agli amici a quattro zampe''.

''Un grazie particolare - ha aggiunto - a quei cittadini che, con grande sensibilità, anche in questi giorni di estate si recano al Parco Canile per trovare un nuovo amico''.

http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/natura/2014/08/18/a-milano-unappl-per-adottare-cani-e-gatti_6c435090-341e-4b0c-ba53-29c5537dd8e6.html

lunedì 18 agosto 2014

Uniti contro l’abbandono di animali

Rangers e “Poleco” di pattuglia contro l’abbandono di animali

La pattuglia mista di Rangers e «Poleco»
 
Pattuglie in autostrada contro l’abbandono degli animali domestici durante il periodo delle vacanze, barbaro comportamento che periodicamente si ripropone all’arrivo dell’estate. Ieri mattina l’attività di controllo tra le piazzole e le aree di servizio della provincia di Imperia (in entrambi i sensi di marcia) ha visto impegnati i Rangers d’Italia, sezione di Imperia, con il comandante Lorenzo Prette, la «Poleco - Protezione Animali e Tutela Ambientale» con il presidente provinciale Andrea Gibellini e l’ispettore Elisa Barelli.  
 

sabato 16 agosto 2014

Vacanze con animali ammessi

Vacanze con animali ammessi

Elenco delle migliori strutture turistiche e ricettive in tutta Italia che accettano cani, gatti e altri animali da compagnia per organizzare le tua vacanze, i tuoi soggiorni e viaggi al mare, in montagna o nelle città d'arte con il cane e altri amici a quattro zampe.

mercoledì 13 agosto 2014

Cane salva un bimbo in mare

Cane salva un bimbo in mare
e muore annegato.

 
MACERATA - Birillo, meticcio di 8 anni, ha visto un bimbo in mare in difficoltà e ha iniziato ad abbaiare per attirare l’attenzione del suo padrone. Ma non ha aspettato, si è subito lanciato in mare per soccorrere il ragazzino.

Nel frattempo anche il padrone si è precipitato in acqua e insieme ad un altro bagnante hanno raggiunto il ragazzino e lo hanno portato a riva. Il cane Birillo però non ce l’ha fatta a tornare a riva, ha bevuto molta acqua ed è morto. Lo racconta lo stesso proprietario in vacanza con la moglie a San Benedetto, dove avevano affittato una stanza in via Zara. Sono di Salerno e hanno passato qualche giorno di relax in Riviera.

Domenica sono andati al mare, nel tratto di spiaggia libera tra gli chalet il Pescatore e Sapore di mare, tratto sprovvisto del servizio di salvataggio. E qui che il cane Birillo di Claudio Coppola ha salvato la vita al piccolo Luca D, di 5 anni, figlio di una coppia bresciana in vacanza a San Benedetto. Il piccolo era con la nonna in spiaggia quando, preso dal panico mentre era in acqua, ha iniziato a sbracciarsi per chiedere aiuto. Il cane ha subito capito tutto e dopo aver abbaiato più volte si è lanciato in acqua seguito dal padrone e da un altra persona. Per il ragazzino solo tanto spavento, il cane invece ci ha lasciato la vita.

La mamma del piccolo Claudio arrivata subito sul posto voleva dare una ricompensa alla coppia di Salerno per ripagarla della perdita di Birillo ma i due hanno rifiutato ogni tipo di ricompensa, ma hanno accetato però di far pagare alla donna le spese per cremare il cane e per il trasferimento delle ceneri a Salerno. “Io e mia moglie - dice Coppola - siamo molti dispiaciuti per la morte del nostro cane. E ci dispiace anche il fatto che negli chalet di San Benedetto sia vietato l’ingresso ai cani”.
 
 

martedì 12 agosto 2014

A quattro anni si perde nei boschi siberiani

A quattro anni si perde nei boschi siberiani: salvata dal cane dopo 12 giorni

 
 

lunedì 11 agosto 2014

Aiutateci a salvare i gatti paralizzati

«Aiutateci a salvare i gatti paralizzati destinati alla morte»

Animali che non possono nutrirsi e muoversi da soli accuditi da volontari che dedicano loro tempo e amore
 
Guardarli negli occhi, proprio mentre soffrono, sempre in silenzio perché la sofferenza non li farà mai né bestemmiare né miagolare più forte, perché l'accettazione della fine della musica della vita è silenzio, e loro più di noi lo percepiscono e soprattutto lo fanno percepire, e sentire che in loro vive un'umile forza che noi non abbiamo: la dolcezza dell'abbandono che chiamiamo morte, dolce in quanto utero di speranza fino all'estremo in cui proteggere il musino con tenerezza, non per nascondersi ma per vedere il destino senza paura.
 
Ed è proprio perché solo nei loro occhi la morte è così, la bambina sorte che spegne goccia a goccia la scintilla delle pupille, che alcune donne e uomini dicono: no, lo posso salvare, posso raccogliere come una goccia questa micia massacrata da un'automobile o dalla ferocia della bestia umana, posso darle quello che mi chiede, la felicità di sentire in me che la vita è una goccia per una volta sola, e per una volta sola io la posso tenere nelle mie mani come la scintilla di una pupilla.
 
Quante volte ha detto questo «no» Veronica Grecchi, 38 anni, milanese, impiegata, che da vent'anni salva gatti a tal punto deturpati dalla sofferenza da non scorgerne nemmeno più il colore del pelo? Non si contano, da quel giorno che lo disse per la prima volta vent'anni fa di fronte a un gatto al pronto soccorso veterinario Laudense, di Lodi, che già stava per subire l'eutanasia, ma Veronica vide nei suoi occhi che la goccia della vita poteva essere tenuta nelle sue mani, quando quel micio allungò una zampa verso di lei in un linguaggio primigenio senza parole.
 
Veronica Grecchi ha fondato «Diversamente gatto», onlus dall'anno scorso, che significa sessanta mici in casa di dieci volontarie, che vivono da paraplegici, tetraplegici, con la vescica da spremere ogni giorno, ma vivono e sono felici.
 
«Mi alzo alle 5.30 del mattino - racconta Veronica Grecchi - e mi dedico alle loro cure, prima di andare in ufficio. Mio marito Fabrizio fa lo stesso, e lo stesso fanno le mie amiche che vivono con questi mici in Lombardia ma anche ad Alessandria o Venezia. I gatti vengono soprattutto dal centrosud, dove il randagismo è diffuso e sono più soggetti a incidenti e pestaggi, ma il tam tam del loro muto soffrire scuote Facebook e arriva fino a me. E io corro». Si chiamano Mia, Birillo, Ice, Nelly, camminano solo con due zampe, giocano anche se hanno il naso o la mascella massacrata, corrono per la casa più veloci dei sani, magnifici quattrozampe che spesso teniamo come trofeo di madre natura. Ma madre natura, diceva Leopardi, è matrigna e una mela che cade all'improvviso schiaccia un formicaio, come una macchina che viaggia veloce nella notte schiaccia un gatto che appare all'improvviso.
 
Ma il micio respira, osserva ancora il mondo con la goccia vivida della sua pupilla, sa già qual è la fine. Non ha la ragione, ma nei suoi occhi c'è più consapevolezza della morte che in quella di un uomo, e s'abbandona. Cade, come un frutto maturo cade dalla pianta, e proprio perché cade la mano dell'uomo ha l'istinto di protendersi per raccogliere la goccia prima che s'infranga per sempre sulla terra, perché l'unica pianta che un micio ti fa assaporare è quella della vita.
 
«Diversamente gatto» agisce tutti i giorni, anche in questo momento un gatto può essere abbattuto, ma sul far della fine un suo richiamo arriva a Veronica Grecchi. Perché? Forse solo per ricordarci che non sapremmo decifrare il mistero delle stelle, e quindi il mistero delle forze che ci mettono in relazione al di là dello spazio e del tempo, anzi ingannando proprio il tempo e lo spazio, se una goccia di vita non brillasse negli occhi di un gatto, dicendo ad un uomo: «Tu sei il mio Dio, salvami!».
 

sabato 9 agosto 2014

Marche, cuccioli di cani e gatti maltrattati

Marche, cuccioli di cani e gatti maltrattati: stroncata rete di vendita illegale sul web

 
ANCONA - Stroncato nelle Marche traffico illegale di cuccioli di cani e gatti.

Sequestrati 8 cuccioli di cane e 19 gatti detenuti in cattive condizioni igieniche, denunciate tre persone. L'operazione al termine di un’intensa attività di monitoraggio del commercio di animali d’affezione sul web avviata da due mesi dal Corpo forestale dello Stato, denominata Operazione Cuccioli in rete mirata a contrastare il commercio illegale di cuccioli, ha consentito di individuare gravi situazioni di illegalità nelle Province di Ascoli Piceno, Fermo e Pesaro - Urbino, riguardanti il benessere animale ed il corretto esercizio delle attività commerciali.
 
Grave situazione rilevata in Provincia di Fermo, dove sono stati sequestrati 8 cuccioli di cane strappati alla mamma a soli 40 giorni, detenuti in un’abitazione di Montegiorgio in una stalla buia e maleodorante di circa 4 metri quadrati, con poca acqua putrida a disposizione e con pavimento coperto di escrementi. La responsabile dell’accaduto, che commercializzava i meticci presentandoli come cani di razza è stata deferita all’Autorità Giudiziaria per i reati di maltrattamento e truffa.

Anche in Provincia di Ascoli Piceno sono state rilevate gravi violazioni a danno degli animali, con il sequestro di 19 gatti costretti a vivere al buio in un appartamento di Grottammare pieno di immondizia ed escrementi. Il personale della Stazione forestale di San Benedetto coadiuvato dal personale dei Servizi Veterinari e dell’Ufficio di Igiene e Sanità Pubblica è riuscito ad entrare nell’appartamento maleodorante solamente con l’ausilio del Vigili del Fuoco, ponendo sotto sequestro gli animali che sono stati affidati ad una struttura idonea. Le due donne responsabili sono state denunciate e rischiano pene fino ad un anno di reclusione e multe fino a 15.000 euro.

In Provincia di Pesaro 96 controlli e 28 sanzioni amministrative sono il bilancio provvisorio della campagna di controllo. prevenzione eseguita dal Corpo Forestale dello Stato in Provincia di Pesaro e Urbino a tutela degli animali d’affezione. In 25 casi i cani controllati sono risultati non iscritti all’anagrafe canina come previsto dalla L.R. 10/1997, strumento essenziale per monitorare la popolazione canina provinciale e per evitare e ridurre il pernicioso fenomeno del commercio illegale di cuccioli importati illegalmente dall’estero, dell’abbandono e del randagismo. In 3 casi è stata riscontrato l’utilizzo di collari ad impulsi elettrici, vietato dalla norma e capace di produrre seri disturbi all’animale. L’attività finalizzata al rispetto della normativa in materia di anagrafe canina è stata svolta unitamente al Servizio Veterinario dell’ASUR Marche.
 

mercoledì 6 agosto 2014

L'Hermitage offre i suoi gatti a chi li vuole

L'Hermitage offre i suoi gatti a chi li vuole

Il celebre Museo dell'Hermitage di San Pietroburgo è pronto a dare in buone mani circa 20 gatti che vivono nel suo seminterrato per proteggere le opere d'arte dai topi.
 

Come raccontato dagli organizzatori dell'iniziativa, al momento nei sotterranei del Museo vivono 70 gatti, mentre l'obiettivo è avere solo 50 felini da mantenere: il numero ottimale di gatti per un efficiente lavoro e collocazione.
 
Nel suo Palazzo d'Inverno aveva messo il primo gatto Pietro il Grande, mentre Caterina II, fondatrice della collezione Hermitage, aveva assegnato ai felini lo status di guardie della galleria. In loro onore il museo organizza una festa ogni anno: la “Giornata del Gatto dell'Hermitage”.


Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_08_06/LHermitage-offre-a-chi-vuole-i-gatti-1374/

martedì 5 agosto 2014

Sequestrati quattro cani maltrattati

Sequestrati quattro cani maltrattati


Vivevano in uno spazio sporco: la polizia giudiziaria ha sequestrato quattro cani, mentre i loro proprietari sono stati accusati di maltrattamento doloso
 
Vivevano in condizioni brutte, in uno spazio angusto e puzzolente: la polizia giudiziaria ha sequestrato quattro cani, mentre i loro proprietari sono stati accusati di maltrattamento doloso.
E' successo qualche giorno fa a Castelveccana, dove nella mattina del 28 luglio scorso alle 8.30 circa, il personale tecnico del SITA e dei Carabinieri della locale stazione hanno proceduto al sequestro preventivo di tre dogo argentino ed un pitbull che una giovane coppia deteneva, in condizioni di grave disagio in alcuni serragli fatiscenti nel cortile della propria abitazione, e sottoposti anch'essi a sequestro preventivo.


La situazione era nota da tempo, tanto che la polizia giudiziaria insieme ai carabinieri  aveva tentato a lungo di risolvere il problema cercando di evitare le misure poi messe in pratica, arrivando ad interessare anche il sindaco  del paese che lo scorso Marzo aveva emesso una ordinanza perchè i proprietari adeguassero i ricoveri e provvedessero, di conseguenza, ad una diversa gestione degli animali. Nonostante il provvedimento, i quattro cani hanno continuato ad essere detenuti all'interno degli improvvisati canili: senza riparo, esposti al freddo e al gelo d'inverno e al caldo d'estate, nonché ad ogni genere di intemperie. Le "prigioni" erano realizzate con reti metalliche piene di spigoli e spuntoni, avevano il fondo in semplice terra battuta che si era mescolata agli escrementi, diventati fanghiglia con l’umidità notturna e le precipitazioni, con conseguenti nauseabonde esalazioni, che si poteva sentire per strada e nel vicinato. Dopo il sequestro, convalidato dal pm di turno Agostino Abate, ai due giovani è stato contestato, dal gip Giuseppe Battarino, il reato di maltrattamento doloso.

lunedì 4 agosto 2014

Sequestrati animali

Sequestrati animali ostaggio di un allevamento improvvisato

 
Sequestrati animali ostaggio di un allevamento improvvisato
 
L'operazione è avvenuta nei boschi di Mercatale. Tre cavalli, un asino e due cani erano tenuti in condizioni vitali ed igieniche non idonee. Denunciato il proprietario
 
Tre cavalli, un asino e due cani. Prigionieri di una specie di piccolo allevamento improvvisato dentro a un bosco di Mercatale (Firenze), privo dei minimi requisiti di benessere.
 
Gli animali erano tenuti sempre chiusi e isolati in spazi ristretti, con recinzioni fatiscenti, tettoia in lamiera, fieno completamente ammuffito e acqua ristagnante. Per fare uscire i cavalli da quei box è stato necessario rimuovere una quarantina di bulloni, il che la dice lunga sullo spazio vitale a loro disposizione.
 
La denuncia era partita il 10 aprile, con un esposto ai carabinieri. Dopo alcuni mesi necessari per le attività di monitoraggio, il 30 luglio si è arrivati al sequestro degli animali, trasferiti
in luoghi idonei, ed alla denuncia per il proprietario. Il sequestro è stato effettuato dai carabinieri di San Casciano, dal corpo forestale e dal’Asl 10 di Firenze. L’associazione AnimaEquina ha poi individuato strutture e persone disponibili ad accogliere gli equidi.
 
 

sabato 2 agosto 2014

Animali maltrattati”

Sequestro di cavie al Negri sud, l’accusa: “Animali maltrattati”

Blitz della forestale, su ordine del tribunale di Lanciano, nel centro di ricerca di Santa Maria Imbaro. Sequestrati 57 topi di laboratorio
 
SANTA MARIA IMBARO. Il Corpo forestale dello Stato di Chieti ha sequestrato 57 topi da laboratorio negli stabilimenti della Fondazione Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro. Il sequestro è stato ordinato dal gip del tribunale di Lanciano su richiesta della Procura frentana, che nei mesi scorsi aveva avviato un’indagine su segnalazione della Lega Anti Vivisezione. Il reato per cui procede la Procura di Lanciano è «uccisione di animali» (articolo 544 bis del codice penale). I topi (mus musculus) sequestrati sono «gli unici sopravvissuti di una colonia molto più numerosa», spiega il comandante della forestale di Chieti, Livia Mattei. Nel corso di un’ispezione delegata dalla Procura della Repubblica di Lanciano, a seguito di una segnalazione della Lega Anti Vivisezione, il Corpo forestale dello Stato ha verificato infatti come una colonia di topi per sperimentazione, non più utile alle attività di ricerca condotte, fosse stata soppressa.
 
Il taglio delle risorse economiche subito dalla Fondazione Mario Negri Sud, malgrado l’eccellenza che essa ha rappresentato e rappresenta nella ricerca, ha determinato la soppressione di circa 750 animali giudicati in esubero, eliminazione decisa, peraltro, all’esito del tentativo, senza successo, di collocare gli animali altrove. Ma la soppressione non poteva rientrare nella cosiddetta uccisione con metodi umanitari, ammessa dalla norma solo nell’ambito di un ciclo di sperimentazione o procedura - spiega il comandante provinciale Livia Mattei - in altre parole, i 750 topolini sono stati soppressi senza che sia stata ravvisata alcuna necessità. La responsabilità del reato di uccisione di animali «andrà successivamente accertata all’esito dei necessari approfondimenti». Il titolare dell’inchiesta è il procuratore capo di Lanciano, Francesco Menditto. «La sorte dei 57 animali sopravvissuti è stata a questo punto decisa dall Autorità Giudiziaria che ne ha disposto il sequestro, non potendosi escludere la possibilità anche di una loro soppressione da parte del citato centro, conclude la forestale. Gli animali, quindi, sono stati affidati in custodia dal Cfs alla Lav, che si è da subito resa disponibile in tal senso».
 

venerdì 1 agosto 2014

28 cani in cerca di famiglia

Un allevamento chiuso e 28 cani in cerca di famiglia

Il caso a Carmagnola (Torino): sono tutti pastori belga sequestrati dopo un’ispezione Asl. Catena di solidarietà grazie a Videoadozioni LaZampa.it
 
 
Ventotto pastori belga dell’allevamento «Casa Bellegarde» di via Molinasso, a Carmagnola (Torino), il 23 giugno sono stati messi sotto sequestro dall’Asl To5. L’ipotesi di reato è maltrattamento di animali da parte della titolare Cinzia Bisio. Sul caso indaga la procura di Asti. 
 
Abbandonati
«I pastori belga erano denutriti e in stato di abbandono, non vivevano secondo le corrette condizioni igienico - sanitarie – dice Giorgio Quinzio, il veterinario responsabile dell’atto ispettivo -. Nell’allevamento abbiamo trovato quantità eccessive di zecche, pulci, ratti, sono state messe sotto sequestro anche alcune carcasse di cani morti, in attesa dell’autopsia. Inoltre, l’allevamento ha avuto in passato gravi problemi di sovraffollamento, superando i 130 esemplari». Quando la struttura poteva contenerne al massimo 44 più 5 di proprietà. «Casa Bellegarde», comunque, entro fine luglio avrebbe cessato la propria attività, poiché la titolare era soggetta a sfratto giudiziario. Per questo erano già stati ceduti quasi tutti gli 80 cani presenti nella struttura a famiglie e pensioni, ad eccezione degli ultimi 28. Questi, dopo il sequestro, sono stati temporaneamente accuditi da una cooperativa incaricata dall’Asl. 
 
La difesa
Cinzia Bisio si difende e smentisce tutte le accuse. «Nei 10 anni di attività, le ispezioni dell’Asl hanno sempre avuto esito positivo. Non ho mai maltrattato i miei pastori belga. I cani sequestrati sono animali problematici per natura: sono ciechi, magri, con tumori, cani che alla nascita non mi sono sentita di sopprimere», dice la titolare. Che sostiene di non aver mai raggiunto quota 130, «Il numero massimo è stato 80», e di aver fatto il possibile per rispettare le norme igienico - sanitarie. Poi continua: «A luglio mi sono recata tutti i giorni nell’allevamento, e la salute dei miei pastori belga in questo mese è peggiorata. Ho trovato sangue e feci nei box, cani che perdevano il pelo. È così che l’Asl se ne prende cura?». 
 
Intanto grazie ad una catena di solidarietà di 15 canili di Torino e provincia, e grazie alle videoadozioni su LaZampa.it [Video: il commovente momento dell’intervento dei canili], 25 pastori belga entro domani traslocheranno in un canile più adatto a loro. Dopo un percorso di recupero, tutti i cani sequestrati potranno essere adottati cominciando così una nuova vita.

http://www.lastampa.it/societa/lazampa