martedì 26 agosto 2014

Bogliasco, le strade vietate ai cani

Bogliasco, le strade vietate ai cani
 
Bogliasco - Bogliasco è l’unica cittadina balneare del levante dove esitono strade che sono vietate ai cani. I cartelli con il richiamo all’ordinanza sindacale del 2002, mai revocata, fanno bella mostra in via Romana e in via Mazzini, anche se a quanto risulta non c’è nessuno che fa rispettare la norma.
 
 
 
Resta il fatto che i segnali con il divieto di transito per quadrupedi continuano a suscitare polemiche, soprattutto d’estate quando capitano turisti neofiti del paese che polemizzano nei confronti di questa iniziativa. In molti chiedono che, rispettata o no, l’ordinanza venga revocata e i cartelli fatti rimuovere: «E’ assurdo, in un paese turistico, dove si vorrebbe trascorrere le vacanze senza le imposizioni della città, ci troviamo con questa regola ridicola. Spero che il Comune si decida a eliminarla», fa notare Irene Fortini, turista milanese.
 
Ma c’è anche chi – e sui social la discussione è in atto – si dice favorevole e chiede che il provvedimento venga fatto rispettare ed esteso ad altre località. Il dibattito è aperto.
 
Puntualizza Luca Pastorino, sindaco della località del golfo Paradiso: «A Bogliasco non ci sono strade vietate alla circolazione dei cani. Le sole zone inibite sono e restano le spiagge (peraltro nella stagione invernale la spiaggia centrale può essere frequentata dai cani). I cartelli presenti sul territorio di Bogliasco risalgono ai tempi della precedente amministrazione che nel 2002 aveva adottato un’ordinanza restrittiva per certe zone del paese. Il testo della medesima ordinanza era stato poi rettificato e, ad oggi, quei cartelli dovrebbero essere posizionati solo in prossimità degli accessi a spiagge e scogliere. Se dovessero esserne rimasti in altre zone (probabilmente un paio), saranno rimossi questo pomeriggio. Colgo l’occasione per fare appello ai proprietari di cani affinchè prestino opera di sensibilizzazione verso persone che non provvedono a raccogliere i bisogni degli animali (in particolar modo in aree pubbliche dedicate ai bambini, quali le piazze XXVI Aprile e Trento e Trieste e il piazzale delle scuole) e di segnalare alla polizia municipale ogni comportamento anomalo riscontrato»