Entella, strage di animali nell'oasi
Dall'inizio di luglio la colonia delle anatre è scesa da 300 esemplari ad una cinquantina. La denuncia degli animalisti sul tavolo del prefetto. I biologi."Forse colpa del botulino"
L'allarme arriva dalla foce del fiume Entella: "Stiamo assistendo a una moria delle anatre e degli uccelli che vivono in questa Oasi faunistica. A inizio luglio c'erano 300 anatre, ora riusciamo a contarne solo 54". A denunciare il problema ambientale a Chiavari è Ayusya, che letteralmente significa in sanscrito "protezione della vita" ed è il nome di una onlus animalista attiva nel Levante.
"Il timore è che la decimazione degli animali sia dovuta a un inquinamento delle acque", e allora l'associazione lancia un appello a prefetto, Regione, Provincia e Comune, affinché si proceda alle analisi chimiche: "Muoiono le anatre, ma è morto l'unico esemplare rimasto di morigone maschio, quello di gabbiano roseo e uno di oca egiziana - continua Eugenia Silvia Rebecchi, presidente di Ayusya - Abbiamo iniziato a notare le carcasse a metà luglio, e da allora ne abbiamo raccolto diversi, altri sono stati notati in mare. La situazione ci sembra grave, e ancora più grave è che le istituzioni non ci rispondano. Il fiume è frequentato da pescatori, alla foce si pratica il surf, e a pochi metri si contano centinaia di bagnanti: ci sembrerebbe doveroso che l'amministrazione si preoccupasse di scongiurare un eventuale pericolo anche per le persone".
"Il timore è che la decimazione degli animali sia dovuta a un inquinamento delle acque", e allora l'associazione lancia un appello a prefetto, Regione, Provincia e Comune, affinché si proceda alle analisi chimiche: "Muoiono le anatre, ma è morto l'unico esemplare rimasto di morigone maschio, quello di gabbiano roseo e uno di oca egiziana - continua Eugenia Silvia Rebecchi, presidente di Ayusya - Abbiamo iniziato a notare le carcasse a metà luglio, e da allora ne abbiamo raccolto diversi, altri sono stati notati in mare. La situazione ci sembra grave, e ancora più grave è che le istituzioni non ci rispondano. Il fiume è frequentato da pescatori, alla foce si pratica il surf, e a pochi metri si contano centinaia di bagnanti: ci sembrerebbe doveroso che l'amministrazione si preoccupasse di scongiurare un eventuale pericolo anche per le persone".
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