martedì 30 giugno 2015

Avvelena cani e gatti randagi





Cerca di avvelenare cani e gatti randagi di tutto il quartiere: denunciato 60enne

CASTELLAMMARE DI STABIA: Cani e gatti rovinavano il suo orto, un anziano cerca di avvelenare tutti i randagi del quartiere. È accaduto questa mattina nella periferia di Castellammare: gli agenti della polizia municipale stabiese, guidati dal capitano Enza Di Bella, hanno denunciato a piede libero un 60enne accusato di tentato maltrattamento di animali.

Stando alle prime ricostruzioni l’uomo avrebbe disseminato l’intera strada di bocconi avvelenati. Successivamente un residente che si trovava a passeggio con il proprio cane ha notato che l’animale stava masticando qualcosa di strano ed ha notato una polvere bianca. L’uomo ha segnalato il fatto alle forze dell’ordine per poi recarsi da un veterinario. Il cane, dopo un primo stordimento, ha mostrato segni di ripresa. Sul posto sono quindi giunti i poliziotti che di lì a poco hanno rintracciato il colpevole.

Il 60enne si è giustificato affermando che cani e gatti randagi rovinavano il suo orto. Dai successivi accertamenti, effettuati in collaborazione con personale dell’Asl Na3 Sud, è risultato che i bocconi erano composti da avanzi di carne e da un potente topicida. In queste ore sono in corso ulteriori accertamenti: i bocconi, sequestrati, si trovano presso l’Istituto Zooprofilattico di Portici per analisi più approfondite.

http://circoncisione.forumcommunity.net/?t=57782924&view=getlastpost#newpost

lunedì 29 giugno 2015

Passeggia al porto e prende a calci un randagio fino a buttarlo in mare

Passeggia al porto e prende a calci un randagio fino a buttarlo in mare

martedì 23 giugno 2015

Gattini abbandonati ovunque

È emergenza a Belluno
Gattini abbandonati ovunque

 

 
 
BELLUNO - Emergenza abbandoni in provincia. Le segnalazioni si susseguono a decine e i ritrovamenti di cuccioli sono all'ordine del giorno in quella che si annuncia una stagione da bollino nero per i gatti bellunesi. «Numeri così alti non se n'erano mai visti, è un disastro quest'anno - commenta Sabrina Cangini, vicepresidente del Movimento antispecista bellunese Siamo tutti animali -. In due giorni ne ho trovati sei, a questi casi si aggiungono le tante segnalazioni dei cittadini».

Difficile tratteggiare una mappa, gli abbandoni di cuccioli di poche settimane e anche di pochi giorni sono sparsi su tutto il territorio, dai paesini alla città fino alle zone industriali. Ieri due sono stati trovati all'interno di una scatola di cartone nella zona industriale che si apre dietro via Tiziano Vecellio, sabato tre hanno attirato l'attenzione dell'attivista a passeggio nella campagna di Trichiana, piangevano a terra all'interno di un sacco della spazzatura, avevano ancora il cordone ombelicale attaccato. Impossibile salvarli, nonostante le cure immediate sono tutti morti. «Vogliamo chiedere ai sindaci di organizzare serate informative per la popolazione - prosegue Cangini -, magari con la collaborazione dei servizi veterinari, per spiegare l'importanza della sterilizzazione».
 

domenica 21 giugno 2015

Vivere con un animale domestico fa risparmiare 4 mld di spesa sanitaria!

E’ noto: vivere con un animale domestico è un’esperienza appagante, ha effetti positivi sull’umore, facilita la socializzazione ed è di aiuto per la salute.
 
Non era invece noto che attraverso la diffusione degli animali domestici nelle nostre case fosse possibile risparmiare quattro miliardi di euro di spese sanitarie. Il dato del Centro Studi SIC, Sanità in Cifre, è stato presentato in occasione del Coordinamento Interregionale degli aderenti e dei partecipanti di FederAnziani Senior Italia per il Sud, svoltosi nei giorni scorsi a Matera.
Un risparmio davvero notevole, calcolato alla luce della riduzione dei costi legati alla gestione di alcune delle principali patologie croniche quali diabete, patologie cardiovascolari e depressione, reso possibile grazie alla diffusione degli animali domestici, ha spiegato il Presidente di FederAnziani Senior Italia, Roberto Messina.
 
E sarebbe possibile risparmiare ancora di più attraverso l’adozione di un cane o di un gatto abbandonato, aggiungiamo noi.
 
Infatti, anche se un censimento ufficiale non esiste, è possibile stimare intorno ai 200 mila cani detenuti nei rifugi. Ciò, tradotto in termini di spesa pubblica, significa 200 milioni di euro all’anno, senza contare varie spese aggiuntive, che escono dalle casse dei Comuni - e quindi dei cittadini - per il solo mantenimento di questi animali sfortunati. La tariffa media per ogni cane in canile corrisponde infatti a circa 1.000 euro l’anno. Tale cifra, moltiplicata per la media di 7 anni di permanenza in canile, raggiunge pertanto i 7 mila euro per ciascun cane, dal suo ingresso nella struttura fino alla morte.
 
Risulta quindi evidente quanto la scelta di adottare di un animale abbandonato sia fondamentale per l’animale stesso, per la nostra salute ed equilibrio e per il risparmio della finanza pubblica, sia in termini di prevenzione per la salute dei cittadini, sia di lotta al randagismo.
 
Ilaria Innocenti
Responsabile LAV Cani e Gatti

http://www.lav.it/

martedì 16 giugno 2015

"Gli orsi del Trentino devono essere gestiti dallo Stato"

giovedì 28 maggio 2015

Gatti a Disneyland

A Disneyland i gatti occupano la casa di Topolino

Se fossi un gatto randagio americano che gironzola spesso presso il famoso parco Disneyland, dove mi verrebbe in mente di alloggiare? Bhe, ovvio! Sicuramente nella casa del suo ispiratore Mickey Mouse (o Topolino). Questa non è l’ennesima storia disneyana, non si tratta di un film di animazione della Walt Disney: questa è la realtà. Il parco americano infatti, negli ultimi anni è stato letteralmente invaso dai gatti, che a dire il vero non danno fastidio a nessuno, anzi. Tra Disneyland e i mici si è creato quasi una sorta di tacito accordo: i felini vengono lasciati in pace e loro ricambiano il favore sgomberando il parco dai roditori e dai topi. Ma questa vicenda è solo un’appendice di ciò che si perpetua negli anni.

gatto disneyland

Tanto tempo fa, Walt Disney in persona, scoprì decine di gatti nel castello della Bella addormentata e si rifiutò di lasciare che fossero uccisi. Il portavoce del parco a tema, non intende però lasciarsi sfuggire la situazione di mano e non vuole che Disneyland sia identificato con un rifugio per animali randagi. Per questo motivo, qualche tempo fa una signora che era stata sorpresa a dare da mangiar a uno dei gatti, è stata allontanata senza mezze misure dal parco.

 Il fenomeno dei mici, non ha lasciato naturalmente indifferente il popolo di internet. Lo scrittore freelance Taylor Roberts, ha infatti dato vita al profilo Twitter “Cats of Disneyland” in cui ogni tweet prova ad esprimere il pensiero dei mici del parco giochi. Post tipo “se ti ostini ad indossare le infradito a Disneyland, allora stai davvero solo chiedendo di essere graffiato da un gatto”, che mano a mano hanno conquistato e fidelizzato oltre 44 mila persone che seguono la pagina.
 

sabato 23 maggio 2015

Spese veterinarie detraibili

Spese veterinarie detraibili, come e per quali importi


Ancora non molti sanno che le spese veterinarie sono detraibili. Certo, non completamente, c’è una franchigia minima e un tetto massimo, ma qualcosina è recuperabile. Qui andremo a parlare di franchigia minima, tetto massimo e come fare per detrarre le spese veterinarie.

          

Veterinario visita gattino

Spese veterinarie detraibili - Non è cambiato praticamente nulla per quanto riguarda le spese veterinarie detraibili, tranne il fatto che l'Iva è passata dal 21 al 22%, ma che la detraibilità consente sempre e solo di recuperare il 19%. Con l’aumento dell’Iva dal 21% al 22%, lo Stato dichiara senza ombra di dubbio che gli animali sono beni di lusso: nonostante le richieste e i solleciti continui dell’Anmvi e dei veterinari affinché venga abolita l’Iva sulle prestazioni veterinarie, esattamente come succede in medicina umana o almeno abbassata al 10%, gli animali e le prestazioni mediche a cui sono soggette continuano ad essere gravate di un onere fiscale eccessivo.
 
Questo onere fiscale pesa sia sul proprietario che sul veterinario. Prendiamo il caso del proprietario: paga 40 euro un vaccino, ma non è che quei 40 euro vanno in tasca al veterinario. Il 2% va all’Enpav (l’equivalente dell’Inps per i veterinari) e ben il 22% va allo Stato sotto forma di Iva. Quindi quando vi lamentate dei costi del veterinario, sappiate che il 22%, in pratica più di un quinto di quello che sborsate, sono tasse. Ma l’Iva così alta penalizza anche il veterinario che si ritrova spesso a dover fare i conti con l’impossibilità dei proprietari di sostenere i costi di esami ed interventi e quindi nell’oggettiva impossibilità di emettere diagnosi e quindi terapie adeguate.
 

Quali sono le spese veterinarie detraibili?

Per quanto riguarda la tipologia di spese detraibili, fra di esse ricordiamo:

     
  • fatture emesse dal veterinario: tutte le fatture emesse dal veterinario possono essere scaricate, non c’è bisogno di mettere la marca da bollo in quanto le prestazioni sono già soggette ad Iva. Quindi tutte le fatture fatte per vaccini, interventi chirurgici, esami, ricette in triplice copia possono essere tranquillamente scaricate

  • scontrini dei farmaci: tutti gli scontrini rilasciati dalla farmacia ed inerenti farmaci ad uso veterinario possono essere scaricati. Ma solo ed esclusivamente i farmaci ad uso veterinario: i comuni farmaci ad uso umano che vengono talvolta prescritti dal veterinario perché assenti in medicina veterinaria, non possono essere detratti. Nei farmaci ad uso veterinario vanno anche inseriti gli antiparassitari esterni come Frontline, Advantix, Scalibor e via dicendo

  • alimenti dietetici: qui c’è un po’ di diatriba. Fino a qualche tempo fa gli alimenti dietetici che corrispondono effettivamente alla terapia dell’animale (vedi per esempio il K/D della Hill’s per chi soffre di insufficienza renale o il C/D per chi soffre di disturbi alle vie urinarie), essendo di fatto la terapia per quella particolare patologia, potevano essere scaricati, previa presentazione al commercialista di scontrini e ricetta veterinaria che prescriveva quel cibo. Adesso pare che i cibi non vengano più inseriti nella detrazione, ma vi consiglio di chiedere lumi al vostro commercialista perché so che qualcuno riesce ancora a detrarre le spese degli alimenti dietetici

  •  

Vengono esclusi dunque dalle spese veterinarie detraibili i farmaci ad uso umano e tutti gli integratori alimentari, anche se di uso veterinario. Non chiedetemi il perché di questa distinzione.

Franchigia minima e importo massimo


Ma quanto si scarica? Ovviamente non potrete scaricare del tutto le spese veterinarie, anche se l’Anmvi si sta battendo anche sul fronte di innalzare l’importo scaricabile. Fondamentalmente delle spese veterinarie potete scaricare il 19% (lo so, l’Iva è più alta, ma non siamo certo stati noi veterinari a fare questa legge, ci è stata imposta) a partire dalla franchigia minima di 129,11 e arrivando fino al tetto massimo di 387,34, questi importi sono rimasti immutati.
 
Ciò significa che la detrazione spettante viene calcolata sulla parte che eccede l'importo di euro 129,11. Fino ai 129,11 euro non scarichi nulla: scarichi poi la differenza fra 387,34 euro e 129,11 euro, quindi in sostanza l’onere su cui calcolare la detrazione è 258,23 euro (387,34 – 129,11). Tutto quello che eccede il tetto massimo, non viene considerato.

Come fare per detrarre le spese veterinarie


Per detrarre le spese veterinarie, dovrete conservare tutte le fatture emesse dal veterinario, gli scontrini emessi dalla farmacia o dai negozi di animali relativi ai farmaci ad uso veterinario, gli scontrini relativi agli alimenti dietetici usati là dove possibile scaricarli. Consiglio anche di tenere copia delle ricette veterinarie: ad alcuni commercialisti bastano gli scontrini, altri vogliono anche le ricette relative. Qualcuno poi consiglia di pagare tramite bonifico per permettere una più facile tracciabilità al fisco, ma obiettivamente pagare con bonifico un vaccino normale diventa alquanto complicato.

 
Se avete perso la copia della fattura veterinaria, potrete richiederla al vostro veterinario. La richiesta al medico veterinario da parte del cliente di una copia della parcella emessa deve risultare per iscritto ed il cliente deve anche precisare esplicitamente i motivi della richiesta. Questa parcella emessa tempo prima deve essere oggetto di fotocopia e sulla stessa si deve poi apporre la dicitura
 
  • "Copia conforme all’originale rilasciata a richiesta del cliente"
  • ; sulla stessa copia della parcella il veterinario dovrà apporre la data e la firma e una copia di questa dovrà essere tenuta negli archivi. Ricordatevi poi che le spese veterinarie sono separate da quelle umane e non sono cumulabili fra loro.

    Si possono scaricare le spese veterinarie sia sul 730 che sul Modello Unico, ma devo fare una precisazione: le spese veterinarie sono separate da quelle umane, non sono cumulabili.

    martedì 19 maggio 2015

    Cani: a Roma è caccia al killer

    Cani: a Roma è caccia al killer che semina polpette avvelenate nei parchi

    A Roma è partita la caccia al serial killer dei cani. I volantini che mettono in guardia dal pericolo delle polpette avvelenate sono affissi ovunque, sui pali della luce, sui cassonetti dei rifiuti,
    all’ingresso dei giardini. Si consiglia di mettere la museruola ai propri cani per evitare il pericolo“.
     
    Con queste parole, scritte sulla sua pagina Facebook, Marcovalerio Cervellini, il responsabile relazioni esterne della Polizia Postale, avvisa gli utenti e i proprietari di cani della Capitale che la notizia che circola da qualche giorno non è una cosiddetta “bufala”: purtroppo diversi cani sono morti da inizio maggio nel quartiere Monteverde, più esattamente a Villa Pamphili e Villa Sciarra, per aver ingerito polpette alla stricnina.

    Come la povera Bo, una Golden Retriever che lo scorso 8 maggio, a quanto si legge sulla pagina Facebook Sei di Monteverde se…, si è spenta dopo agonie e pianti proprio per aver inghiottito quello che credeva essere un goloso bocconcino. Inutile dirlo, tra i residenti è dilagato il panico e non solo, poiché entrambe le Ville sono molto frequentate, soprattutto durante i fine settimana, anche da romani che non vivono strettamente in zona. Ora c’è chi il cane ha paura anche solo a farlo uscire di casa. Anche perché i casi, seppur non tutti ancora accertati, dovrebbero essere più di 5 in nemmeno 7 giorni. Altre segnalazioni di avvelenamento, inoltre, sono arrivate anche da San Giovanni, in zona Piazza Re di Roma e Appio Latino. E la gente inizia ad avere veramente paura.
     
     
    Nella speranza che presto venga trovato il responsabile (o i responsabili) e ribadendo l’importanza di uscire con la museruola, un altro consiglio utile arriva dal dottor Oscar Grazioli, veterinario e giornalista, che raccomanda ai proprietari di cani di avere sempre a portata di mano un flacone di acqua ossigenata e un cucchiaino di plastica. Se dovesse capitare di vedere il peloso guaire all’improvviso, barcollare e sbavare (o proprio di vederlo ingerire il boccone incriminato) somministrategli immediatamente uno o due cucchiaini di acqua ossigenata (in base alla taglia). Il cane vomiterà e sarà salvo, ma sarà comunque necessaria una corsa dal vostro veterinario di fiducia.

    sabato 16 maggio 2015

    Vittime ed eroi sconosciuti: gli animali

    Prima Guerra Mondiale. Vittime ed eroi sconosciuti: gli animali

    mercoledì 6 maggio 2015

    Indonesia, salvati rari pappagalli

    Indonesia, salvati rari pappagalli vivi chiusi nelle bottiglie di plastica        

    mercoledì 29 aprile 2015

    Segno Zodiacale Pet degli animali

    Di che segno è il tuo pet?

    L'oroscopo applicato agli animali arriva anche in Italia. L'astrologa Federica Farini ci spiega come utilizzarlo per capire meglio i nostri amici a quattro zampe

    Il tuo gattino è sensibile e riservato? Probabilmente è nato sotto il segno del Cancro. Un cane che ama correre libero al parco e, intanto, socializzare con tutti gli sconosciuti, può essere un Acquario. In Inghilterra l’astrologia applicata ai pet è piuttosto diffusa, e viene usata, oltre al tradizionale counseling, come strumento di comprensione tra animale e proprietario.

    In Italia ci ha pensato Federica Farini, astrologa, scrittrice e speaker, a far conoscere questo tipo di «lettura»: nel suo libro «AstroBau, AstroMiao», basandosi sull’astrologia psicologica di Liz Greene (che deriva dal pensiero di Jung), interpreta in modo «educativo» l'astrologia. «Che non è mai – spiega - una previsione, ma solo una interpretazione del carattere e delle attitudini energetiche. Più l’animale interagisce con l'essere umano, più diventa interessante vedere come il suo tipo di personalità rispecchia il quadro natale».

    Chi ha un pet, sa che ognuno ha un carattere assolutamente differente dagli altri: «L’intento di questo libro – dice Federica Farini - non è quello di umanizzare o ridicolizzare gli animali, ma solo di fare capire che anche l'astrologia può aiutarci a scoprire la loro indole». I proventi del libro vanno al Fondo Amici di Paco, da anni impegnato nella lotta contro il randagismo e nelle iniziative di sensibilizzazione a sostegno dei canili e dei gattili italiani.
     
    AFFINITÀ TRA I SEGNI ZODIACALI ANIMALI E UMANI. Le persone e gli animali dei segni Fuoco (Ariete, Leone e Sagittario) e Aria (Gemelli, Bilancia e Acquario) tendono ad andare più d'accordo, perché, come in natura l'aria alimenta il fuoco, così anche nella relazione reciproca questi segni si nutrono l'uno dell'altro dell'entusiasmo, della vivacità, del movimento. Allo stesso modo, persone e animali dei segni d'Acqua (Cancro, Scorpione e Pesci) e Terra (Toro, Vergine e Capricorno) sono più affini tra loro: più calmi a livello energetico, così come l'acqua nutre la terra, tendono a vivere la relazione in maniera meno «irruente».
     
    CLICCA E SCOPRI IL PET OROSCOPO:
     http://www.vanityfair.it/lifestyle/animali/15/04/28/oroscopo-animali-cani-gatti-federica-farini#

    «Ma non esistono segni che non vanno d'accordo tra loro – spiega l’astrologa - così come non esistono coppie uomo e animale che non siano affini: esistono solo, a livello energetico, caratteristiche diverse, che è bello scoprire insieme al proprio pet. Spesso i nostri animali domestici tendono ad assorbire e riflettere anche le nostre energie: ecco perché l'astrologia “umanimale” è uno studio, una ricerca e non una previsione».

    martedì 28 aprile 2015

    Coccola gli animali malati

    Coccola gli animali malati: è una star il micio "infermiere" polacco

    domenica 26 aprile 2015

    Mammiferi a rischio

    Mammiferi a rischio: Indonesia, Madagascar e Messico sono al top

    sabato 25 aprile 2015

    Genova, sono tornati liberi i cavalli dell'Aveto

    Genova, sono tornati liberi i cavalli dell'Aveto

            

    Il sindaco di Borzonasca si è convinto che era l'unica soluzione possibile. Michela Vittoria Brambilla ha aperto personalmente il recinto dello spiazzo dove erano stati reclusi


    mercoledì 8 aprile 2015

    Il tramonto dei cani da pastore: oggi le pecore le controllano i droni        

    mercoledì 1 aprile 2015

    Protesta bipartisan: "Giù le mani dai paladini della natura"

    Protesta bipartisan: "Giù le mani dai paladini della natura"        

    martedì 31 marzo 2015

    Due anni di carcere per chi mangia coniglio

    "Due anni di carcere per chi mangia coniglio
    in Italia: animali da compagnia come i cani"

    "Due anni di carcere per chi mangia coniglio
in Italia: animali da compagnia come i cani"

    Lunedì 30 Marzo
                
    ROMA - Il coniglio come animale da salotto e da compagnia e non da mangiare al 'forno con le patate': è la proposta di legge dell'ex ministro Michela Vittoria Brambilla.

    Del resto, le statistiche dicono che è la terza scelta, dopo cani e gatti, degli italiani che hanno in casa un animale domestico. La proposta di legge si affianca alla petizione promossa dalla Federazione italiana diritti degli animali e l'Associazione Aaeconigli, che ha già raccolto più di 10mila firme. 
     
    LA MULTA "I conigli -sottolinea la deputata di Forza Italia- meritano le stesse tutele di tutti gli altri animali che vivono nelle nostre case o che comunque sono inseriti nel contesto familiare". Tradotto in pratica, questo significa che la loro carne non può finire prima sul bancone del macellaio e poi sulle nostre tavole e che la loro pelliccia non può essere utilizzata e commercializzata. Il regime sanzionatorio previsto dalla proposta Brambilla non è leggero: chiunque "allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente o detenga, trasporti, ceda o riceva a qualunque titolo conigli al fine della macellazione, o commercializzi le loro carni" rischia da quattro mesi a due anni di carcere e una multa da 1.000 a 5mila euro per ciascun animale. 
     
    QUADRO NORMATIVO Le norme proposte da Brambilla si aggiungono a quelle previste dalla legge 189 contro il maltrattamento degli animali e la commercializzazione di pelli e pellicce di cani, gatti e foche, stabilendo che chiunque "produca, commercializzi, esporti o introduca nel territorio nazionale a qualunque titolo prodotti derivati dalla pelle o dalla pelliccia di coniglio" sia punito con l'arresto da tre mesi a un anno o con l'ammenda da 5mila a 100mila euro. Il controllo demografico sulla popolazione dei conigli viene affidato ad una anagrafe tenuta dalle aziende sanitarie locali in cui far confluire la 'sigla di riconoscimento' di ogni coniglio domestico attraverso un microchip. Anche in questo caso, la violazione delle norme è sanzionata, anche se in misura ben più lieve: 75 euro per chi non iscrive il proprio coniglio all'anagrafe e 50 per chi lo iscrive ma senza dotarlo del microchip di riconoscimento. E se il coniglio non finirà più in padella, gli si dovrà comunque garantire un habitat adeguato: una gabbia grande almeno un metro per 70 o un metro e venti per 50, ben organizzata, con un nascondiglio (una casetta di legno non impregnato di sostanze tossiche), il cibo, il beverino, la cassettina igienica, dei tubi in cui entrare. Insomma, una casa e non una prigione. Per almeno tre o quattro ore al giorno, poi, il coniglio deve poter andare in giro, camminare, esplorare, avere compagnia. Se ha una stanza tutta per sé è senza dubbio una buona cosa, ma non può rimanervi rinchiuso, dicono gli esperti, perché ha bisogno di comunicare con gli altri esseri viventi.
     
     (LEGGO.IT)

    lunedì 30 marzo 2015

    Gare clandestine di cavalli a Catania

    Gare clandestine di cavalli a Catania: quattro denunce        

     

    domenica 29 marzo 2015

    Dopo Daniza un altro orso trovato morto in Trentino

    Dopo Daniza un altro orso trovato morto in Trentino        

    mercoledì 25 marzo 2015

    L'uomo che sussurrava ai cavalli

    "L'uomo che sussurrava ai cavalli sapeva che potevano rispondere"        

    martedì 24 marzo 2015

    Genova, scoperto trafficante di tartarughe protette

    Genova, scoperto trafficante di tartarughe protette        

    lunedì 23 marzo 2015

    Animali

    Quattro mosse e molti risparmi con il "piano veterinario nazionale"

    venerdì 20 marzo 2015

    Cani in affitto a tariffa oraria

    Cani in affitto a tariffa oraria: a Tokyo esplode il "dog rental"        

    mercoledì 18 marzo 2015

    I fondi pubblici per i circhi

    "I fondi pubblici per i circhi arrivano anche a quelli condannati per maltrattamento"

    venerdì 13 marzo 2015

    Mobilitazione per i 40 gatti abbandonati

    Mobilitazione per i 40 gatti abbandonati in una casa nel degrado        

    giovedì 12 marzo 2015

    "Va cancellata la pignorabilità degli animali domestici"

    "Va cancellata la pignorabilità degli animali domestici"

    mercoledì 11 marzo 2015

    "Basta al circo con gli animali"

    "Basta al circo con gli animali"


    Ci scrive Chiara: "Vorrei chiedere al sindaco di Cocquio e alle istituzioni qual è il valore educativo del vedere degli animali in gabbia, allontanati dal loro ambiente naturale, trasportati sui camion e ammaestrati con chissà quali metodi"
     


    Ci scrive Chiara:  "Chiunque di noi passi in questi giorni da Cocquio Trevisago troverà accanto alla strada provinciale delle zebre che pascolano tristemente insieme ad altri animali. La via e i paesi limitrofi sono tappezzati di manifesti con le immagini di tigri e giraffe per invogliare i bambini ad andare al circo. Vorrei chiedere al Sindaco di Cocquio e alle istituzioni qual è il valore educativo del vedere degli animali in gabbia, allontanati dal loro ambiente naturale, trasportati sui camion e ammaestrati con chissà quali metodi. Vorrei chiedere a tutti di indignarsi e di essere sensibili a questi temi, perché anche da qui passa l'educazione che diamo ai nostri figli e l'idea del mondo che vogliamo.
     
    Vorrei chiedere alle autorità competenti di non concedere gli spazi cittadini ai circhi che usano gli animali, ma di privilegiare gli spettacoli basati sulla libera espressione umana. Vorrei chiedere a tutti voi di unirvi a questa mia richiesta".