Mammiferi a rischio: Indonesia, Madagascar e Messico sono al top
Terribile classifica punta il dito sui paesi che corrono rischi maggiori in quanto a specie in via di estinzione. Con l'aggravante che alcune tipologie di animali sono endemiche:
non esistono altrove
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Roma, 26 aprile 2015 - Quali Paesi nel mondo hanno il maggior numero di mammiferi a rischio? Sul podio, con la maglia nera, ci sono l'Indonesia, il Madagascar e il Messico, tre luoghi che sono caratterizzati da un'elevata biodiversità e che proprio per questo sembrano pagare maggiormente il prezzo di deforestazione, distruzione degli habitat e «invasioni» umane.
La «mappa» è stata disegnata dalla britannica Eco Experts sulla base di dati della Banca Mondiale (che non comprendono balene e focene) e della International Union for Conservation of Nature (IUCN).
L'infelice primato è dell'Indonesia, dove sono a rischio 184 specie di mammiferi, dall'elefante asiatico all'orango del Borneo. Questo non a caso è anche il Paese che vanta la maggiore concentrazione di mammiferi - 670 specie - davanti a Brasile (648), Cina (551) e Messico (523). Al secondo posto della classifica c'è il Madagascar, altra culla della biodiversità ma sempre più a rischio, con 114 specie di mammiferi minacciate, al terzo il Messico con 101 specie a rischio, poi l'India con 94. Un quadro tutt'altro che incoraggiante visto che in alcuni casi le specie considerate a rischio sono endemiche, cioè non vivono in nessun altro luogo al mondo.
Come alcuni dei mammiferi minacciati in Messico e ben 111 specie già nella lista nera del Madagascar. I risultati della ricerca - la mappa vuole essere uno stimolo affinché i governi agiscano per prendere misure di tutela - indicano che un quarto dei mammiferi del globo è a rischio estinzione, in totale 1201 specie, tra cui l'orso polare, la tigre, il panda gigante, il rinoceronte nero.
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