Cani in affitto a tariffa oraria: a Tokyo esplode il "dog rental"
Protestano le associazioni animaliste mentre l'imprenditrice che ha inventato il servizio parla di "affari che vanno a gonfie vele"
Roma, 20 marzo 2015 - Amate i cani, ma non avete spazi e costanza sufficiente per allevarne uno? Nessun problema: se siete a Tokyo oggi potete affittarne uno, anche per poche ore. E' possibile in Dog Heart, un parco nel cuore della capitale giapponese dove è stato avviato un servizio di "dog rental". E' la soluzione perfetta per la piccola Rino Kakinuma, di sette anni. "Lei ama veramente i cani, ma il nostro appartamento è troppo piccolo per un cucciolo" racconta il papà che l'accompagna al parco.
"Ero un po' triste perché non potevo dargliene uno - aggiunge - così ho cercato posti dove potesse interagire coi cani". E ha trovato Dog Heart. Tokyo è una città sovraffollata, dove un appartamento medio ha una grandezza che non supera i 60 metri quadri. Molti vivono in spazi ancora più stretti, al massimo sufficienti per tenerci un gatto. Così qualcuno ha avuto l'idea di fare un business, costituendo Dog Heart. I visitatori possono scegliere se sedersi e giocare con una ventina di animali, oppure prenderne uno e passeggiare nel parco. Mezz'ora di gioco coi cani costa 950 yen (7,3 euro), mentre 60 minuti di passeggiata col cane arrivano a 3,600 yen (28 euro).
Yukiko Tsuchiya, la cinquantenne che ha avviato l'attività, è molto soddisfatta: gli affari vanno a gonfie vele. "In campagna è comune il contatto coi cani, ma a Tokyo c'è una domanda di posti come questo" spiega. "La gente - aggiunge - porta qui i suoi bambini, le coppie vengono per i loro incontri galanti, uomini e donne vengono da soli per loro stessi e gli anziani, che si sentono troppo vecchi per allevare un cane a casa, approfittano di questa struttura". Ma non tutti sono d'accordo. Secondo la Coalizione giapponese per il benessere animale, il dog rental sottopone agli animali a possibili rischi fisici e psicologici. "Gli animali - spiega il capo dell'associazione Koichi Aoki - sono senza dubbio confusi e frustrati di fronte all'ondata di gente che frequenta la struttura".
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