"Gli orsi del Trentino devono essere gestiti dallo Stato"
La Lav scrive al presidente della Repubblica ricordando l'articolo 117 della Costituzione e gli indispensabili interventi che la Provincia di Trento non ha fatto
Roma, 16 giugno 2015 - Dopo quanto avvenuto lo scorso anno con l’uccisione di Daniza, e ora con l’ultima Ordinanza nei riguardi di un orso in Trentino che rischia di fare la stessa fine, la LAV ha chiesto, con una lettera aperta al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che la gestione dei plantigradi del Trentino – tornati in quella provincia non per loro volontà ma per un progetto europeo di reintroduzione finanziato da Bruxelles – sia riportata nell’alveo delle competenze statali, in ottemperanza all’articolo 117 della Costituzione, che prevede la legislazione esclusiva dello Stato in materia di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema.
Spiega la Leva antivivisezione che è necessario che lo Stato predisponga con estrema urgenza due azioni che fino ad oggi la Provincia di Trento non è stata in grado nemmeno di proporre:
· una seria, diffusa, puntuale e continua campagna informativa sulle linee guida per la serena convivenza tra gli orsi e gli umani;
· la profonda revisione del PACOBACE, il Protocollo che dispone le azioni verso gli orsi considerati problematici, al fine di garantire la massima tutela degli orsi, così come disposto dalle Direttive Comunitarie e dalle norme nazionali.
Solo operando urgentemente nel senso proposto sarà possibile garantire la sicurezza dei cittadini e quindi il pieno successo del progetto di reinserimento dell’orso. Il resto da parte della Provincia è solo demagogia, conclude la Lav.
· una seria, diffusa, puntuale e continua campagna informativa sulle linee guida per la serena convivenza tra gli orsi e gli umani;
· la profonda revisione del PACOBACE, il Protocollo che dispone le azioni verso gli orsi considerati problematici, al fine di garantire la massima tutela degli orsi, così come disposto dalle Direttive Comunitarie e dalle norme nazionali.
Solo operando urgentemente nel senso proposto sarà possibile garantire la sicurezza dei cittadini e quindi il pieno successo del progetto di reinserimento dell’orso. Il resto da parte della Provincia è solo demagogia, conclude la Lav.
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