sabato 13 luglio 2013

"La corrida non è patrimonio

Corrida (Foto Reuters)
Corrida (Foto Reuters)

Roma, 12 luglio 2013 - Andrea Zanoni firma una lettera dell'Intergruppo Benessere e Conservazione degli Animali al Parlamento europeo indirizzata alla commissione cultura del parlamento spagnolo per chiedere di rinunciare a dichiarare la corrida un patrimonio culturale della Spagna.

<I deputati spagnoli facciano una scelta di civiltà. Basta alla corrida e basta finanziarla con i soldi dei cittadini europei e spagnoli>. <A nome dell'intergruppo Benessere e Conservazione degli Animali al Parlamento europeo esprimiamo seria preoccupazione per il disegno di legge 120/000005 che prevede l'istituzione della corrida come un patrimonio culturale spagnolo attualmente al vaglio del parlamento nazionale>, si legge nella lettera inviata dall'Interguppo Benessere e Conservazione degli Animali al Parlamento europeo alla commissione cultura del parlamento spagnolo.
<Consideriamo la corrida uno spettacolo crudele che non solo infligge una morte lenta e dolorosa a migliaia di tori ma desensibilizza le persone, compresi i bambini, alla violenza e allo spargimento di sangue>.

<Inoltre reputiamo inammissibile che una simile pratica riceva sovvenzioni pubbliche, una possibilità invisa alla maggioranza degli stessi spagnoli, come testimonia un recente sondaggio Ipsos MORI - aggiunge Zanoni. A questo si aggiungono i fondi europei che, secondo un altro studio condotto da ERC/Catalonia Sí, finirebbero all'allevamento di questi poveri animali destinati poi a morire sotto tortura>.

<Avete l'occasione di fare veramente qualcosa per il benessere di questi animali nel vostro Paese e di mandare un forte messaggio che gli spagnoli non tollerano più simili episodi di violenza insegnando in questo modo ai più giovani ad amare gli animali invece che a maltrattarli>, si legge ancora nella lettera. <Voglio precisare che si tratta di uno degli spettacoli più truci di sempre, dove l'agonia e la sofferenza di un animale diventa spettacolo ed intrattenimento – conclude l'eurodeputato – Mi auguro che i membri della commissione cultura del parlamento spagnolo facciano una scelta di civiltà e cestinino per sempre il disegno di legge 120/000005>.
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