Biagio è stato avvelenato. Qualcuno gli ha messo nella ciotola dell'acqua un barattolo di antigelo. Ed è morto, in poche ore, dopo aver sofferto tanto. Aveva otto anni ed era cresciuto nella campagna di Busseto con quattro bambini, in una bella casa recintata. D'altronde, Biagio era un labrador e come tutti i labrador un cane che amava giocare, nonostante l'età. La sua triste storia la racconta Marilina, la mamma di quei quattro bambini, che ora non si rassegnano all'idea di non avere più in cortile il loro fidato e divertente compagno di giochi.
«Da otto anni, Biagio viveva nella nostra famiglia e amava tanto il mare - racconta Marilina -: veniva in campeggio con noi, divideva i biscotti con i miei gemelli e le ragazze passavano pomeriggi interi in passeggiata. Non posso dimenticare quando giocava, anche con mio marito: tutti volevano bene a Biagio. E poi, l'arrivo dei gattini: sembra strano, ma lui impazziva di gioia quando gli si avvicinavano, tant'è che li curava e li leccava sempre. In otto anni, i ricordi sono tanti e ora rimane la rabbia verso una persona così cattiva, per il dolore che ci ha causato».
Era venerdì, intorno alle 14. Marilina era appena rientrata dal lavoro: «Ho visto che il mio cane non stava bene e cominciava ad accusare malori - continua -. Subito dopo, non riusciva più a camminare: barcollava. Ma è stato quando ha cominciato a vomitare che ho pensato che poteva essere stato avvelenato». Chi lo ha fatto è entrato in una proprietà privata, scavalcando il cancello: ha raggiunto il labrador e gli ha versato il «veleno» nella ciotola dell'acqua. «Così - prosegue Marilina - lo abbiamo subito portato alla clinica veterinaria Jenner di Parma, ma purtroppo per Biagio non c'è stato nulla da fare. Dopo tanti tentativi per salvargli la vita e dopo aver eseguito gli esami del sangue, i veterinari hanno scoperto che era stato avvelenato con l'antigelo. Lo stesso che poi abbiamo trovato nella sua ciotola dell'acqua».
Un veleno fatale, che non la scia speranze. «Dopo 24 ore di sofferenza - conclude Marilina - abbiamo deciso a malincuore di staccargli la spina e di acconsentire all'eutanasia». Per Biagio è stata fatta regolare denuncia ai carabinieri contro quei soliti ignoti che uccidono gli animali con le polpette avvelenate, questa volta con l'antigelo. «Il suo ricordo resterà nel nostro cuore - conclude Marilina -, perché faceva parte della famiglia. Ti vorremmo sempre bene, caro Biagio».