
Dopo le segnalazioni degli ambientalisti e le verifiche del Comune di Porto Azzurro, riferisce ancora Legambiente, "l'Ufficio tecnico del Comune" il 4 giugno ha emesso un'ordinanza per "demolizione e rimessa in pristino dei luoghi quo ante a carico dei due comproprietari del terreno".
"Il 5 giugno - scrive Legambiente - il Comune di Porto Azzurro ha scritto ad Enel e Procura della Repubblica di Livorno una comunicazione 'in merito alla diffida rimozione linea elettrica non autorizzata', nella quale si dice che agli atti del Comune risulta solo l'autorizzazione all'installazione di una recinzione e che 'a seguito di realizzazione di lavori abusivi, eseguiti in assenza di titolo autorizzativo l'Ufficio tecnico del Comune di Porto Azzurro il 4 giugno ha emesso un'ordinanza per demolizione e rimessa in pristinò". Legambiente Arcipelago Toscano, "torna quindi a chiedere a tutti gli enti che hanno autorizzato la realizzazione del Centro recupero animali selvatici di Porto Azzurro di prendere in maniera chiara e decisa le distanze da questa incredibile vicenda di abusi con la scusa di soccorrere gli animali e di ritirare tutte le autorizzazioni, realizzando un Cras gestito da persone che non si siano rese colpevoli di abusi edilizi".
http://www.gonews.it/articolo_207565_Legambiente-denuncia-abusi-edilizio-per-il-Centro-Recupero-Animali-Selvatici.html