Ambientalisti sconfitti: la Svezia dice sì alla caccia ai lupi
Nonostante il grande dibattito e le iniziative animaliste, la Corte ha stabilito che 36 esemplari possano finire nel mirino dei cacciatori
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Roma, gennaio 2015 - Attenti lupi: una corte svedese ha definitivamente fatto naufragare le speranze degli ambientalisti dando il via libera alla caccia a 36 esemplari di questi selvatici mammiferi, dopo che una settimana fa era stata bloccata all' ultimo momento.
Nell'ultimo atto di quello che è stato definito dalla stampa come uno degli argomenti maggiormente divisivi nel dibattito ambientalista, la corte di Ghotenburg ha ribaltato la decisione del tribunale che, su istanza degli animalisti, si era pronunciata contro il permesso stagionale di caccia a 36 lupi grigi, pari a circa il 10 per cento del 'patrimoniò svedese.
Il legale della Società Svedese per la Conservazione della Natura, Oscal Alarik ha fugato ogni speranza di ulteriori ricorsi: «Anche se lo facessimo - ha spiegato - rischieremmo comunque di vedere vanificati gli sforzi, perché praticamente tutti i lupi sarebbero già stati uccisi».
Il leader dei cacciatori, Torbjorn Lovbom, si è limitato a dire che gli animalisti «sono fuori della realtà» e che bisognerebbe chiedere il parere di coloro che i lupi se li trovano davanti ogni giorno «e non dei signorini di città». Gli esperti affermano che i lupi in Svezia sono diventati molto invadenti e si muovono in aree sempre più vicine agli insediamenti umani e in branco. Ma la maggior parte dei circa 370 lupi svedesi preferiscono vivere nel remoto nord del paese.
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