martedì 3 febbraio 2015

Azienda avicola nei guai

"Pigiavano" i pulcini appena nati come fossero uva: 4 indagati        


Brescia, febbraio 2015 - Pigiavano come l'uva i pulcini appena nati: quattro responsabili di un'azienda avicola bresciana, tra le più importanti in Italia, sono indagati dalla Procura di Brescia per maltrattamento e uccisione di animali. Con loro, iscritto nel registro degli indagati anche un veterinario. Il pm ha esercitato l'azione penale con la citazione diretta a giudizio. Gli indagati non avrebbero rispettato le direttive europee in merito all'uccisione di pulcini, considerati scarti di produzione. Le pratiche sarebbero state constatate personalmente dallo stesso magistrato bresciano titolare dell'inchiesta durante le perquisizioni all'interno dell'azienda avicola.
 
 «Oggi esprimiamo la nostra soddisfazione per gli esiti dell'inchiesta. È più che mai necessario contrastare la violazione dei diritti degli  animali, proprio in quegli ambiti economici dove tutto viene considerato normale, come l'allevamento a fini di macellazione o a fini di sperimentazione, come nel caso Green Hill». Così la Lav, con una nota, commenta l'inchiesta della Procura di Brescia. 
 
«La storia di questi pulcini per noi rappresenta molto - ha aggiunto Roberto Bennati, vice presidente Lav - è il simbolo dell'applicazione del principio di rispetto, almeno, della legge anche e soprattutto nei settori in cui gli  animali vengono utilizzati per scopi economici, come fossero prodotti e, non da ultimo, della nostra lotta senza sosta contro maltrattamenti e uccisioni di animali, anche negli allevamenti.
 
Ci attendiamo, per questo, una condanna esemplare che funga da segnale all'intero settore produttivo e agli addetti ai controlli, pubblici e privati». 

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