martedì 17 febbraio 2015

È la Giornata del gatto

È la Giornata del gatto, superstar del web

Dal successo mondiale del multimilionario Grumpy Cat ai suoi colleghi Vip come Niki e Banye, la popolarità dei piccoli felini non accenna a scemare fra YouTube e Instagram. E mentre oggi l'Italia li celebra con incontri e dibattiti, continua il mistero sulla loro irresistibile viralità. Ma una spiegazione c'è: il bisogno di community

C'è Banye, che ha sempre quell'aria un po' stupita. Oppure Maru, che  -  come tutti i suoi simili, a dire il vero  -  adora infilarsi dentro scatole e anfratti di ogni genere. O ancora Venus, il misterioso Giano bicolore, Grumpy Cat, perennemente imbronciato, o Garfi, il persiano arrabbiato. Come dimenticare poi il dinoccolato Niki? Colonel Meow, dal pelo lunghissimo e l'aspetto solenne, è invece scomparso pochi giorni fa precipitando le migliaia di fan e i suoi padroni nell'angoscia. Chi sono? L'avete capito: alcuni fra i gatti più famosi del web. Fra seguitissimi canali YouTube e altrettanto popolati profili sui social network  -  soprattutto Instagram, Flickr e Facebook  -  sono la punta di diamante di una preferenza che da sempre segna il mondo di internet, decretando il clamoroso successo dei piccoli felini.

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Dal 1990, grazie all'idea del magazine specializzato Tuttogatto, anche gli amici a quattro zampe hanno la loro festa. Cade proprio oggi, il 17 febbraio  -  scelta non casuale, legata al mese dell'Acquario, simbolo di autonomia, libertà e anticonformismo ma anche ai giochi numerici  -  con la Giornata dedicata del gatto. Almeno in Europa. Perché sull'amatissima ricorrenza, a dirla tutta, non c'è accordo pieno: se in Canada si tiene di solito l'8 di agosto, negli Stati Uniti cade il 29 ottobre e in Russia il primo marzo. Eventi, piccoli e grandi incontri, feste in onore dei predatori da appartamento si susseguiranno per tutta la giornata. Da Udine (dove si dialoga con le scrittrici amanti dei felini all'antico Caffè Caucigh, 18,30) alle merende per la raccolta fondi per i gattili (Olgiate Olona, Varese, dalle 8 alle 12 a piazza San Gregorio e dalle 15 alle 17,30 all'Iper Giardineria) fino alle biblioteche (alla San Giorgio di Pistoia laboratori e concorsi sui social network dalle 16) e ai locali (al Romeow Cat Bistrot di Roma verrà presentato il libro  illustrato "I mestieri delle gatte-Gattosìe e Miciastrocche" di Manuela Minelli in compagnia dei sei felini della locanda).

Non basta. Sempre in corrispondenza della giornata Felinia, il personaggio delle strisce a fumetti firmate da Sketch&Breakfast e seguite da 160mila fan su Facebook, ha voluto svelare in anteprima alcune chicche contenute nell'Enciclopedia Treggatti in uscita il 31 marzo per edizioni Dentiblù. Un continuo movimento, insomma, che tuttavia non spiega fino in fondo per quale oscura ragione i gattini e le loro evoluzioni siano divenuti l'oppio del web. Tanto da sfiorare l'ossessione. Il loro successo in rete, secondo le tesi raccolte dalla giornalista Perry Stein nel 2012 sul New Republic  e che nel corso degli anni hanno guadagnato consensi, sarebbe dovuto certo al loro fascino e alle innegabili qualità, fra cui, per esempio, la minutezza delle testoline e dei musi che psicologicamente rammenterebbero all'uomo i neonati. Ma anche e soprattutto alle relazioni sociali dei padroni. E cioè al fatto che, banalmente, internet e le piattaforme di condivisione, dai forum ai social, rappresenterebbero per chi ha un gatto il corrispettivo del parco sotto casa per i proprietari di un cane. Sì, è vero: a Roma, Torino, Parigi, Vienna e Tokyo, Taipei, Madrid e altrove esistono ormai da tempo "cat cafè" dedicati agli amanti dei felini. Ma rimangono gradevoli esperimenti per pochi: è su Instagram, YouTube e Facebook che di gattini si parla, si sorride e ci si confronta.

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Dalla loro irrefrenabile voglia di giocare, attaccare ma anche sentirsi protetti  -  chi non ricorda il boom dei gatti nei cerchi?  -  al loro straordinario successo al cinema, se dunque il web ha un animale da compagnia quello è senz'altro un gatto. Con le dovute variazioni sul tema. L'anno scorso, per esempio  -  l'ha raccontato Fast Company  -  è stato l'anno del "ginger cat", il gatto dal pelo rosso. Da Gone Girl al bellissimo A proposito di Davis, il grande schermo non ha fatto che consolidare le predilezioni della rete, dove i piccoli quadrupedi sembrano sfoggiare al meglio la loro irresistibile viralità. Un magnetismo che rende milioni di visualizzazioni e miliardi di videoclip (cercando la sola parola "cat" YouTube resituisce 32,5 milioni di filmati, "gatto" sfiora il milione) dove fanno di tutto, da soli o insieme agli umani e ad altri cuccioli. Lo sa bene l'ex cameriera dell'Arizona Tabatha Budensen, padrona di Grumpy Cat, vera superstar della rete da quasi sette milioni e mezzo di fan sul social di Mark Zuckerberg, decine di migliaia fra i vari account su Twitter e soprattutto un valore da 100 milioni di dollari fra merchandising e diritti d'immagine per film, libri e cartoon.

E sebbene esistano piattaforme specificamente pensate per loro  -  da Petigram a Griddixcat passando per Catmoji  -  in fondo il loro successo circola e si alimenta anzitutto sui siti più celebri. Segno che anche chi non possiede un micio non riesce proprio a resistere al fascino. Il motivo? La ragione l'ha spiegata uno psicologo tedesco, Frank Schwab, docente di psicologia dei media all'università di Würzburg, in un'intervista per Flickr dello scorso anno: "La teoria di gestione dell'umore di Dolf Zillmann può aiutarci  -  ha spiegato  -  afferma che usiamo i media per regolare il nostro umore. Non lo facciamo coscientemente. Utilizzando i mezzi di comunicazione impariamo inconsciamente cosa ci fa stare meglio e continueremo a utilizzare quel contenuto mediatico che ci rende più felici. Di conseguenza siamo portati a condividere quei contenuti con altri influenzando positivamente anche il loro stato d'animo". I gatti in ogni salsa  -  immortalati nella loro fierezza o tenerezza, alle prese con i gadget hi-tech pensati per loro, in scatti artistici, sottoforma di irresistibili e umoristici meme da migliaia di like, in video, disegnati  -  interpretano a pieno questo ruolo di diffusori di benessere, leggerezza e intelligenza.