lunedì 14 luglio 2014

A Savona i proprietari di animali cittadini di serie B

"A Savona i proprietari di animali cittadini di serie B", lo sfogo di una lettrice

Ennesimo intervento dopo l'approvazione del nuovo regolamento di convivenza civile, che prevede obblighi e sanzioni per i proprietari di cani

 
 

“Solo per il fatto di avere adottato un cane che ho rinvenuto abbandonato ed una gattina che attendeva una famiglia presso un gattile dell’Enpa, il Comune di Savona mi considera una cittadina di serie B, su cui gravano una serie di innumerevoli obblighi”. Non accenna a diminuire di toni la protesta portata avanti da numerosi cittadini dopo che la Giunta della città della Torretta ha approvato il nuovo regolamento di polizia urbana e carta etica. All’interno infatti sono contenuti otto punti che disciplinano la convivenza civile in città e c’è una sezione dedicata agli animali. Ieri in moltissimi ci avevano già scritto segnalando le criticità di questo documento, ma oggi abbiamo ricevuto interventi di altri lettori. (Clicca qui per il pezzo)
 
Vietato, tra le altre cose, lasciare fare deiezioni ai cani sui marciapiedi o in luoghi privati, così come al cane dovrà essere impedito di urinare nelle aiuole, escluse quelle delle aree cani, agli accessi di luoghi pubblici o privati di usi comune. Per i trasgressori multe che vanno dai 50 ad un massimo di 500 euro.
 
Ed è proprio questa sezione che ha scatenato le proteste. Se tutti condividono l’idea che sia giusto raccogliere le deiezioni e mantenere pulita la città, in molti si chiedono però come sia possibile impedire ai cani di farle sul marciapiede, così come evitare di urinare in luoghi pubblici.
 
“Da oggi, prosegue la nostra lettrice, mi muniro' anche di carrello con litri d'acqua per pulire i muri, perché il Signore ha creato il mio cane maschio e ha voluto che facesse pipi' alzando la zampetta, e pur nella Sua infinita saggezza si è scordato di tenere in debito conto i regolamenti comunali di Savona”.
 
Obbligo poi per i proprietari di avere sempre con sé il certificato rilasciato dall’anagrafe canina.
 
“In ultimo lamento, continua la lettrice, l'atteggiamento generalmente ostile del Comune verso gli animali, non esiste una spiaggia libera fruibile dai proprietari di cani, le oasi canine sono piccole, poche e fatiscenti e prive di manutenzione (si potrebbero almeno realizzare delle scalette che permettano di scendere a far correre gli animali nel greto del Letimbro), ciò per limitarmi ai cani e non parlare di altre creature come i piccioni, o i gatti di strada, riguardo i quali si vuole addirittura vietare alle gattare (spesso persone anziane e sole che da quel piccolo gesto di generosità traggono un motivo di vita) di portare loro il nutrimento.... Peccato che dei gatti di strada si dovrebbe occupare il Comune, che preferisce delegare, senza il minimo contributo economico, al buon cuore ed all'opera meritoria dei Volontari dell'Enpa”.  
 
“Concludo ricordando che il M. Gandhi diceva che la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali. Be', se è vero, a Savona siamo terzo mondo”, conclude la lettrice.