Cani e gatti abbandonati è la solita brutta estate
Cucciolate indesiderate e partenze per le vacanze moltiplicano i ritrovamenti Gasparo: «Sterilizzare è una soluzione e siamo disponibili a dare una mano»
Quattro-cinque i cani recuperati senza microchip. Gatti ne arrivano di continuo: «Anche cucciolate intere, appoggiati nelle scatole fuori dal gattile», dice Cristina Gasparo, presidente del sodalizio che si occupa di dare rifugio ai trovatelli provvedendo all'adozione. I casi sono all'ordine del giorno. Se ne contano «una trentina da giugno, dopo le nascite di metà aprile-maggio. Addirittura gattini che hanno ancora bisogno della mamma, staccati appena nati», tuona. «Come al solito siamo pieni, per quanto facciamo campagna di sterilizzazione. È gente male informata o a cui comunque non interessa, perché fanno partorire gli animali e poi ce li lasciano», racconta.
«Quest'anno almeno non ne abbiamo trovato neanche uno nei cassonetti dell'immondizia, ma li portano direttamente a destinazione. Arrivano animali tutti i giorni con scuse svariate (perché è morto il proprietario e gli eredi non sanno cosa farne, perché con il sopraggiungere delle vacanze non c'è più la possibilità di accudire l'amico a quattro zampe)». La lista di mici abbandonati e recuperati è lunga e per porre un freno all'emergenza, Cristina Gasparo lancia un appello: «La sterilizzazione deve essere presa in considerazione, siamo sempre disponibili a dare un aiuto. Che non ci mollino le mamme gravide fuori dal gattile, perché si nascondono, vanno a partorire in giro e le troviamo dopo», evidenzia la presidente dell'associazione San Francesco.
Che aggiunge: «Vengono abbandonati cani in questa zona che probabilmente non provengono da qua. Li troviamo quasi sempre la domenica o il sabato sera sprovvisti di microchip. Finora ne abbiamo recuperati quattro-cinque». Quantomeno, sono in diminuzione gli episodi di maltrattamenti: «Si sono ridimensionati perché ci sono leggi un po' più pesanti», commenta la presidente della San Francesco. «Quando ce li segnalano, li valutiamo prima di allertare l'Usl. Andiamo a vedere e di solito riusciamo a sistemare le cose in un primo sopralluogo. Poi rimangono i casi sporadici, ma quelli almeno sono in miglioramento: la gente ha paura della multa, è un fattore economico».