venerdì 25 luglio 2014

E se i gatti litigano?

 Anche i gatti di casa possono scatenare vere e proprie lotte con soffi, graffi e morsi, rendendo la convivenza insopportabile. Le cause e i rimedi ce li spiega Silvana Confente, medico veterinario dell'OIPA

 
Gatto siberiano | Foto
 
Quando due o più gatti condividono lo stesso ambiente, sia che si tratti di un piccolo appartamento sia che si tratti di una grande casa possono avvenire litigi che rendono veramente difficile la convivenza.

Le lotte tra gatti possono essere terribili, e non stiamo parlando di soggetti randagi, affamati e magari in competizione per l'accoppiamento, ma di gatti di casa sterilizzati, ben nutriti, coccolati che non avrebbero in teoria nessun motivo per litigare.

I litigi sono frequenti quando si introduce un nuovo soggetto in un gruppo di gatti già consolidato. Uno o più gatti residenti diventano aggressori e controllano i luoghi di passaggio: alla vista del gatto ospite scatenano prima le minacce (grida, soffi, miagolii), e poi l'attacco vero e proprio con sberle, morsi, graffi.

Il gatto aggredito cercherà di rifugiarsi in luoghi sicuri e nascosti della casa riducendo le esplorazioni, ma spesso questo non basta perché gli aggressori potranno iniziare a stanarlo anche nei suoi rifugi creandogli uno stato di ansia permanente.

Lo stesso può capitare quando uno dei gatti di casa si allontana per qualche giorno per una fuga o per un ricovero, oppure se viene modificato l'aspetto del gatto con una tosatura o l'applicazione di un collare elisabetta (il "cono" usato per evitare che l'animale si lecchi le suture dopo un intervento).

I conflitti possono iniziare anche quando i gatti, crescendo, raggiungono la maturità sociale oppure, invecchiando, cambiano comportamento. In tutti i casi è meglio intervenire subito, prima che la situazione degeneri chiedendo consiglio ad un veterinario comportamentalista che valuterà caso per caso.

Nei casi più gravi oltre alla terapia comportamentale, potrà essere necessario l'uso di farmaci che modifichino il comportamento fino al ristabilirsi dell'equilibrio.

Nel frattempo che cosa non fare? Mai punire il gatto aggressore, mai costringere i gatti a "conoscersi" con un contatto fisico forzato (per esempio, tenendoli in braccio), mai separarli in due parti distinte della casa favorendo così la creazione di due territori.

Utile può essere la feromonoterapia con vaporizzatore o diffusore (i feromoni hanno il potere di tranquillizzare l'animale) e la creazione di un ambiente a "misura di gatto" creando più spazi possibili per il riposo, il gioco, i bisogni igienici.

Non tutti i gatti diventeranno amici inseparabili ma almeno non litigheranno giorno e notte.

http://www.vanityfair.it/lifestyle/animali/14/07/22/cosa-fare-se-i-gatti-litigano