Bracconieri armati fino ai denti sorpresi nel Parco del Cilento
Operazione del Corpo Forestale dello Stato che ha sequestrato armi e munizioni. Puntavano la beccaccia
Roma, 9 dicembre 2014 - Continua l'attività di vigilanza, prevenzione e repressione del bracconaggio condotta dagli uomini della Forestale nel Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. Sorpresi due bracconieri, in compagnia di quattro cani, intenti alla caccia della beccaccia.
Le giubbe Verdi hanno sottoposto a sequestro penale le armi e le munizioni, deferendo alla competente autorità giudiziaria di Lagonegro i due bracconieri, entrambi di Vico Equense (Napoli). Il Corpo Forestale riserva "particolare attenzione al fenomeno del bracconaggio - spiega una nota - con l'obiettivo di affermare la legalità sul territorio protetto e di tutelare la pubblica incolumità e la salute dei consumatori". Per il reato di caccia e introduzione di armi in area protetta, il Corpo forestale dello Stato dall'inizio dell'anno ad oggi ha denunciato 22 persone, sequestrato 14 fucili diverse munizioni e vari strumenti di cattura non consentiti dalla vigente legislazione.
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