giovedì 4 settembre 2014

Animali usati nella ricerca farmaceutica

“In futuro potremo ridurre il numero di animali usati nella ricerca farmaceutica”

Alcune aziende tecnologiche danno speranza a chi vorrebbe sostituire gli esperimenti sugli animali con metodi nuovi e innovativi
 
AFP

 
Eliminare del tutto gli esperimenti sugli animali testando farmaci e cosmetici attraverso pratiche indolori che garantiscano il rispetto di tutti gli esseri viventi? Può sembrare un’utopia ma gli scienziati assicurano che tutto ciò è destinato a diventare realtà nel giro di tre anni. Come? Ricreando gli organi in provetta. Non stiamo parlando di piccoli numeri, ma di veri e propri allevamenti di tessuti umani. Altro che fantascienza: polmoni, reni e altri organi sono già stati replicati su microchip delle dimensioni di smartphone, per testare la reazione del corpo umano a nuovi farmaci.  
 
Uwe Marx, ingegnere dei tessuti con base all’Università Tecnica di Berlino, nonché fondatore di TissUse, azienda che sta dietro a questa tecnologia, spiega al “Sunday Times” che «nel futuro sarà possibile ridurre in modo significativo il numero di animali usati nella ricerca farmaceutica e sostituire gli esperimenti sugli animali con metodi nuovi e innovativi». «Se il nostro sistema sarà approvato farà chiudere quasi tutti i laboratori in cui si fanno test sugli animali». 
 
Non solo Berlino, anche i ricercatori di Harvard stanno sviluppando una versione a cinque organi per studiare patologie come l’asma. «Proprio ora stiamo sostituendo gli esperimenti sugli animali – racconta Geraldine Hamilton, membro senior di questo staff».  
 
«Questo metodo consente una comprensione più vasta del funzionamento del corpo umano». Solo nello scorso anno e solo nel Regno Unito, quattro milioni di animali hanno subito esperimenti scientifici, nonostante fosse entrata in vigore la legge che proibisce di vendere cosmetici testati sugli animali. 
 
Secondo quanto riporta ancora il “Sunday Times” poi, sono oltre cento milioni gli animali che ogni anno vengono catturati in tutto il mondo per essere sottoposti ad esperimenti scientifici, ovvero torturati barbaramente fino alla morte. Una pratica che forse, molto presto, potrebbe diventare solo un ricordo.